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L'euro corre, lo spread cade, Piazza Affari tira il fiato

Le (Parigi: FR0000072399 - notizie) borse europee e in particolare Piazza Affari tirano il fiato, mentre corre l'euro e lo spread cade. Il Ftse Mib, salito ai massimi del luglio 2011 questa settimana, oggi ha chiuso a quota punti 17502 (+0,29%). In parità Francoforte (+0,1%) e Parigi (+0,08%). Sobrie anche Madrid e Londra nei movimenti.

Chi ha corso oggi è stato l'euro, salito sopra 1,33 sul dollaro, dopo che ieri il presidente della Bce (Toronto: BCE.TO - notizie) , Mario Draghi, ha detto che la decisione di lasciare invariati i tassi è stata presa all'unanimità, di fatto allontanando l'aspettativa di un allentamento monetario. Mentre è sceso ancora lo spread, a un minimo intraday a quota 249, livello minimo dall'agosto 2011.

Il rendimento si è portato al 4,08%, nuovo minimo da agosto 2010. Ormai siamo ben oltre i livelli precedenti lo scoppio della crisi dei debiti sovrani. La discesa è stata sostanziosa anche sulla parte breve della curva: lo spread 2 anni Btp/Bund è sceso a 115 per un rendimento all'1,29%, minimo da aprile 2010.

"A questo punto è stato ampiamente confermato lo sfondamento degli ostacoli grafici a 270 punti di spread e al 4,20% di rendimento ed è partito il rally che ha un obiettivo ancor più ambizioso verso 200/155 punti base di spread e di un rendimento al 3,75%. Naturalmente il movimento dovrebbe prevedere anche qualche ragionevole pausa", hanno sottolineato gli analisti di Websim-Intermonte.

Archiviate con successo le aste a medio-lungo, gli strategist vedono come molto probabile che il Tesoro italiano possa cavalcare il buon momento del mercato annunciando la prossima settimana il suo nuovo Btp a 15 anni da collocare via sindacato. Si tratterrebbe di una nuova emissione su questo tratto della curva per la prima volta da settembre 2010.

Il successo poi delle aste di questa settimana di Bot e Btp hanno riscaldato ancora più le aspettative del mercato e la prossima settimana per molti versi viene vista come la finestra migliore. Il consolidamento di Piazza Affari è stato dettato soprattutto alle banche, con gli investitori che consolidano i recenti guadagni dei titoli del settore.

Il Banco Popolare è rimbalzato dello 0,8% a 1,54 euro, Ubi Banca (Milano: UBI.MI - notizie) dello 0,52% a 3,90 euro, Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) dello 1,3% a 5,45 euro, Intesa Sanpaolo (Milano: ISP.MI - notizie) dello 0,74% a 1,491 euro, Unicredit (Milano: UCG.MI - notizie) invece a -0,37% a 4,27 euro, Monte dei Paschi (Milano: BMPS.MI - notizie) +0,47% a 0,2979 euro, ma con volumi ancora molto forti. Fra le assicurazioni, è arretrata di poco Generali (-0,1% a 14,55 euro) in attesa della revisione strategica che verrà annunciato lunedì 14 a Londra.

Gli analisti si attendono che la strategic review si focalizzi sulla redditività, sugli interventi sui prodotti, per tener conto della crisi sui mercati, ma Generali dovrà anche far capire come intende spingere la crescita nei Paesi emergenti più promettenti. A due velocità Unipol (+0,9%) e Fondiaria-Sai, in ribasso dello 0,1%. Oggi Exane ha alzato il rating di entrambe da underperform a neutral, ma tagliato il target price rispettivamente a 2 da 3,27 euro e a 1,15 euro da 1,5.

Tra le altre blue chip di Piazza Affari per tutto il giorno è spiccato il ribasso di Pirelli (Milano: PC.MI - notizie) che ha perso 3,4% a 9,11 euro dopo la bocciatura di Goldman Sachs (NYSE: GS-PB - notizie) da neutral a sell (target price a 8,9 euro da 11,5 euro). Marcia indietro di Mediaset (Milano: MS.MI - notizie) (-1,6% a 1,87 euro) dopo la fiammata positiva di ieri. Male anche Finmeccanica (Other OTC: FINMF - notizie) , scesa del 2,4% a 4,93 euro; Fiat Industrial (Other OTC: FNDSF - notizie) in rimbalzo (+0,8%), con Fiat (+1,9% a 4,126 euro), Eni (Milano: ENI.MI - notizie) (+0,47% a 19,33 euro) e Saipem (Milano: SPM.MI - notizie) (+1,3% a 30,8 euro).