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L'Europa accelera al ribasso. Pesa l'incertezza politica

La settimana si è conclusa con un'altra seduta in ribasso per la piazza azionaria giapponese che ha perso terreno per la seconda giornata consecutiva. L'indice Nikkei 225 è sceso dello 0,45% oggi, frenato dall'apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro. Quest'ultimo è stato penalizzato dalle incertezze relative non solo alle mosse della Fed sui tassi di interesse, ma anche riguardanti le politiche fiscali del presidente Usa, Donald Trump.

Vendite sulle Borse europee che dopo una partenza in lieve calo hanno ampliato progressivamente le perdite, appesantite dall'incertezza politica legata alle prossime elezioni in diversi Paesi dell'area euro. Il Cac40 e il Dax30 arretrano rispettivamente dello 0,96% e dello 0,89%, mentre il Ftse100 scende dello 0,63%.

Sul fronte macro l'unico dato di oggi è stato diffuso in Francia, dove l'indice di fiducia dei consumatori a febbraio è rimasto invariato a 100 punti, in linea con le attese.
A mercati chiusi è atteso l'aggiornamento di Moody's sul rating della Germania, e quello di Fitch e Moody's sulla Grecia.

In ribasso anche Piazza Affari doe il Ftse Mib scende in area 18.650 punti, riportandosi sui minimi da due settimane, con una flessione dello 0,9%.
Tra le poche blue chips in controtendenza segnaliamo Leonardo che avanza del 3,64% sula scia dei dati preliminari del 2016, chiuso con un utile netto ordinario superiore a 500 milioni di euro, in crescita di oltre il 100% rispetto ai 253 milioni del 2015, mentre i ricavi sono scesi di circa l'8% a circa 12 miliardi di euro.

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In positivo dell'1% CNH Industrial, mentre Recordati (Londra: 0KBS.L - notizie) e Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) si apprezzano di poco meno di mezzo punto, seguiti da Luxotica che sale dello 0,32%.

Sotto scacco Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) che lascia sul parterre oltre il 5% complici i dati del 2016 chiuso con una perdita reported di 2,087 miliardi di euro, rispetto al rosso di 806 milioni dell'anno precedente, mentre i ricavi sono scesi da 11,507 a 9,976 miliardi di euro.

Vendite sui bancari con Banco BPM che affonda del 4,75%, seguito da Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che perde il 2,35%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) flette dell'1,93% malgrado il successo dell'aumento di capitale sottoscritto al 99,8% per un controvalore di 12,97 miliardi di euro.
In ribasso di poco più dell'1% Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) , seguiti da Bper Banca che perde lo 0,92%.

Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) viaggia in rosso dell'1,43%, finito sotto i riflettori dopo che il numero uno di Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) , Bollorè, è stato indagato dalla Procura di Milano per l'ipotesi di reato di aggiotaggio nell'operazione con la quale il gruppo francese ha acquistato azioni Mediaset salendo quasi al 30% del capitale.

Sul fronte macro Usa oggi si conosceranno le vendite di nuove case che a gennaio dovrebbero salire da 536mila a 568mila unità. Per il dato finale della fiducia Michigan a febbraio si prevede un rialzo a 96,8 punti dai 97,5 dell'indicazione preliminare e in calo in confronto ai 98,5 della versione definitiva di gennaio.

Tra i vari titoli, da seguire Foot Locker (NYSE: FL - notizie) e JC Penney (NYSE: JCP - notizie) che riporteranno i numeri degli ultimi tre mesi, con un eps atteso rispettivamente a 1,32 e a 0,61 dollari.

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