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L'Europa frena dopo avvio tonico. Milano scivola in rosso

Ancora una seduta in rialzo per la Borsa giapponese che dopo gli spunti positivi di venerdì scorso ha continuato a guadagnare terreno oggi. L'indice Nikkei 225 è salito dello 0,4% al termine di una seduta volatile, visto che le contrattazioni sono partire in netto calo, cui ha fatto seguito un recupero sulla scia dell'indebolimento dello yen nei confronti del dollaro.

Gli investitori hanno mostrato comunque una certa cautela dopo la delusione del piano di rilancio della Bank of Japan annunciato venerdì scorso, ma anche sulla scia delle indicazioni macro arrivate dalla Cina dove a luglio l'indice PMI è sceso da 50 a 49,9 punti, deludendo le attese del mercato che puntava ad un rialzo a 50,1 punti.

Leggermente positive le Borse europee che dopo una partenza in buon progresso hanno già ritracciato dai massi. Il Cac40 ora mostra un frazionale rialzo dello 0,03%, mentre il Ftse100 e il Dax30 salgono rispettivamente dello 0,21% e dello 0,6%, dopo i risultati degli stress test su 51 banche europee.

A condizionare il sentiment degli investitori contribuiscono anche alcuni dati macro diffusi poco fa. In Europa il dato finale dell'indice PMI manifatturiero è stato pari a 52 punti, in rialzo rispetto ai 51,9 della lettura precedente e oltre le attese fissate a 51,9 punti.

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Lo stesso dato in Germania è salito da 53,7 a 53,8 punti, superando anche in questo caso le previsioni che parlavano di una conferma della rilevazione precedente.
In crescita anche la Francia dove la versione finale dell'indice PMI manifatturiero di luglio è salito da 48,3 a 48,6 punti, in linea con le previsioni del mercato.

Volatile Piazza Affari dove il Ftse Mib dopo un avvio in salita ha provato a spingersi oltre i 17.100 punti, salvo muoversi a passo di gambero e azzerare il vantaggio iniziale, presentandosi negli ultimi minuti in area 16.750 con un calo dello 0,61%.

Ad appesantire il mercato è la negativa intonazione dei bancari, malgrado dei cinque gruppi oggetto d'esame quattro lo abbiano superato senza problemi. Banca Monte Paschi è apparsa la banca meno solida d'Europa, ma il titolo sale in controtendenza di quasi il 3% dopo che la BCE (Toronto: BCE-PA.TO - notizie) ha dato il via libera all'aumento di capitale da 5 miliardi di euro e alla cessione delle sofferenze.

In positivo anche Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) che avanza dello 0,87%, mentre è sotto scacco Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che lascia sul partere ben sei punti percentuali. I risultati degli stress di fatto aumentano le pressioni su un aumento di capitale per il gruppo.
Pesante Ubi Banca che arretra del 5,1%, mentre Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) flettono del 3,65% e del 2,84%, seguito da Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) , entrambi in rosso dell'1,8%.

In contrazione del 2,25% FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) in attesa dei conti del primo semestre le vendite colpiscono anche Fca che scende di oltre l'1% in attesa dei dati sulle immatricolazioni di auto in Italia con riferimento al mese di luglio.

In rialzo dell'1,38% Prysmian (EUREX: 3056144.EX - notizie) dopo che Barclays (Londra: BARC.L - notizie) ha confermato la raccomandazione "equalweight", alzando il prezzo obiettivo da 18,5 a 20,5 euro sulla scia dei conti trimestrali del gruppo.

Sul fronte macro si segnala l'aggiornamento relativo alle spese per costruzioni che a giugno dovrebbero mostrare una variazione positiva dello 0,5%, in recupero rispetto al calo dello 0,8% precedente. Per l'indice ISM manifatturiero di luglio si stima un lieve rialzo da 53,2 a 53,3 punti.
In agenda anche un discorso di William Dudley, presidente della Fed di New York.

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