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L'Europa ripiega dopo avvio positivo. Cautela in vista della BCE

Anche la seduta odierna si è conclusa in rialzo per la piazza azionaria giapponese che ha continuato a guadagnare terreno dopo gli spunti positivo di ieri. L'indice Nikkei 225 è salito dello 0,94%, favorito principalmente dall'indebolimento dello yen nei confronti del dollaro.

Quest'ultimo ha trovato forza nelle dichiarazioni del numero uno della Fed, Janet Yellen secondo cui l'economia degli Stati Unito è vicina agli obiettivi della banca centrale di piena occupazione e stabilità dei prezzi. Indicazioni che confermano l'attesa di tre rialzi del costo del denaro quest'anno, come annunciato già a dicembre.

Caute le Borse europee che dopo un avvio in lieve rialzo non sono riuscite a confermarsi al di sopra della parità, passando in territorio negativo. Il Dax30 limita i danni ad un frazionale calo dello 0,15%, seguito dal Cac40 e dal Ftse100 che arretrano rispettivamente dello 0,25% e dello 0,58%.

Gli investitori non si sbilanciano in una giornata priva di dati macro di rilievo in Europa, dove l'evento clou è rappresentato dal meeting della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) . Non sono attesi interventi sui tassi di interesse e anche dalla conferenza stampa del presidente Mario Draghi non dovrebbero arrivare particolari sorprese dopo che a dicembre è stato deciso di prolungare il quantitative easing di 9 mesi fino alla fine del 2017.

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Debole anche Piazza Affari dove il Ftse Mib ha provato ad agganciare l'area dei 19.400 nelle battute iniziali, salvo poi tornare sui suoi passi e presentarsi ora in area 19.300, con un ribasso dello 0,35%.

Tra le blue chips più colpite dalle vendite troviamo Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) che arretra del 2,66% all'indomani della presentazione a Londra dei target finanziari di medio termine. Le banche d'affari hanno rivisto al rialzo il target price del titolo, mantenendo però dei giudizi improntati alla prudenza.

In rosso le utilities con Snam (Amsterdam: QE6.AS - notizie) e Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) in flessione dell'1,84% e dell'1,2%, seguito da Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) che cede l'1,06%, mentre si difende meglio A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) con un calo contenuto dello 0,15%.

Prysmian (EUREX: 3056144.EX - notizie) perde l'1,17% dopo che Clubtre, di cui Tamburi Investment Partners detiene il 43,28% al netto delle azioni proprie, ha ceduto 4 milioni di azioni, pari all'1,85% del capitale del gruppo.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario l'unica nota stonata è quella di Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che flette dello 0,88%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) mostra un frazionale rialzo dello 0,07%, preceduto da Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che guadagna lo 0,25%.
Banco BPM si apprezza dello 0,94%, preceduto da Bper Banca che guadagna l'1,68%. Ad avere la meglio è Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che mette a segno un rally di oltre il 4% dopo che la banca ha sottoscritto il contratto di compravendita per l'acquisto del 100% delle tre good bank a seguito dell'offerta presentata lo scorso 11 gennaio.

Sul fronte macro Usa oggi saranno rese note le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero aumentare da 247mila a 253mila unità. Per l'indice Philadelphia Fed di gennaio si prevede una decisa frenata da 21,5 a 15 punti, mentre i nuovi cantieri edili a dicembre dovrebbero salire da 1,09 a 1,195 milioni di unità e le licenze di costruzione crescere da 1,201 a 1,22 milioni di unità.
Nel pomeriggio sarà diffuso il consueto report sulle scorte strategiche Usa da parte del Dipartimento dell'energia.
In calendario un nuovo discorso di John Williams, presidente della Fed di San Francisco.

Prima dell'apertura di Wall Street sarà diffusa la trimestrale di Bank of New York con un eps atteso di 0,77 dollari, men tre a mercati chiusi si sposterà l'attenzione sui conti degli ultimi tre mesi di American Express (Swiss: AXP-USD.SW - notizie) che dovrebbe consegnare un utile per azione pari a 0,98 dollari.

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