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L'Europa sale, ma a Piazza Affari scattano le prese di profitto

Non si ferma l'ascesa della piazza azionaria giapponese che oggi ha guadagnato terreno per la quarta seduta consecutiva. L'indice Nikkei 225 è salito dell'1,23%, chiudendo la settimana con un bilancio positivo di oltre tre punti percentuali e spingendosi su nuovi massimi dell'anno.

A dare sostegno al listino nipponico ha contribuito l'aumento della propensione al rischio dopo l'estensione del QE annunciata ieri dalla BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) . La Borsa giapponese è stata inoltre supportata da alcuni buoni dati macro diffusi in Cina, dove l'inflazione a novembre è salita del 2,3%, poco oltre il 2,2% previsto dal mercato.
Sempre in Cina a novembre l'indice dei prezzi alla produzione ha raggiunto il valore più alto da ottobre 2011, evidenziando una crescita dell'1,5% contro lo 0,7% di ottobre.

Incerte le Borse europee che dopo i rialzi delle ultime sedute faticano a muoversi tutte nella stessa direzione. Dopo un avvio positivo i listini non sono riusciti a confermarsi tutti sopra la parità, tanto che il Dax30 ora sta provando a riconquistare il segno più con un frazionale rialzo dello 0,02%, mentre il Cac40 e il Ftse100 salgono dello 0,45% e dello 0,62%.

In Germania è stato diffuso il dato relativo alla bilancia commerciale di ottobre che è stato pari a 19,3 miliardi di euro, al di sotto dei 21,5 messi in conto dagli analisti. Le esportazioni ad ottobre sono aumentate dello 0,5% al di sotto dello 0,9% previsto dal mercato, mentre le importazioni sono cresciuta dell'1,3% oltre l'1,1% stimato dalla comunità finanziaria.

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In Francia è stata resa nota la produzione industriale che ad ottobre è scesa dello 0,2%, in miglioramento rispetto alla rilevazione di settembre rivista al ribasso da -1,1% a -1,4%. Il dato ha deluso le previsioni degli analisti che puntavano ad un rialzo dello 0,6%.

In rosso Piazza Affari che dopo i forti rialzi delle ultime tre sedute cede il passo alle prese di profitto. L'indice Ftse Mib scende dello 0,76% poco al di sotto dei 18.300 punti.
Tra le blue chips che salgono in controtendenza troviamo A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) con un vantaggio dell'1,46%, seguito da Moncler che si apprezza dell'1,08% dopo che Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) ha confermato la raccomandazione "overweight" sul titolo.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore del lusso si muovono in positivo anche YNap con un vantaggio dello 0,91%, seguito da Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) e Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) che crescono dello 0,36% e dello 0,33%.

In rialzo dello 0,78% Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) sulla scia della notizia da cui si è appreso che TI; Brasil punta a raddoppiare la sua copertura 4G estendendola a 2.000 città entro fine 2017.

L'ascesa dei prezzi del petrolio favorisce i titoli oil e in particolare Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) che avanza dello 0,81%, mentre Saipam si accontenta dello 0,07% malgrado la decisione della controllata di Gazprom di assegnare ad Allseas Group il contratto per costruire la prima parte di Turkish Stream.

Prese di beneficio sui bancari che vedono Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) lasciare sul parterre quasi il 4,5% del suo valore, mentre Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) e Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) flettono del 3% e del 2,9%.
Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) perde il 2,56%, seguito da Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Banca Popolare dell'Emilia Romagna che accusano entrambi un ribasso dell'1,67%, mentre Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) cede l'1,47%. Si difende meglio Banca Monte Paschi con un calo dello 0,6% in attesa della risposta della BCE sulla richiesta di proroga del termine per completare il piano di salvataggio.

Sul fronte macro Usa si segnalano due aggiornamenti sul fronte macro e si tratta del dato preliminare della fiducia Michigan che a dicembre è atteso a 94 punti, in rialzo rispetto ai 93,8 di novembre, mentre le scorte all'ingrosso di ottobre dovrebbero mostrare una variazione negativa dello 0,4% contro il rialzo dello 0,1% precedente.

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