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L'Europa tenta il recupero: sale anche Milano malgrado le banche

La piazza azionaria giapponese ha vissuto quest'oggi una seduta speculare a quella della vigilia, con un rialzo che ha permesso di interrompere la serie di sei giornate consecutive al ribasso. L'indice Nikkei 225 è salito dell'1,47%, approfittando dell'indebolimento dello yen nei confronti del dollaro, con il cambio tornato sopra quota 113. A spingere gli acquisti anche la notizia della mossa della Banca Centrale cinese che ha iniettato nel sistema finanziario 47 miliardi di dollari, realizzando la maggiore manovra per importanza dal 18 gennaio scorso.

In positivo le Borse europee che dopo i cali delle ultime sessioni hanno avviato gli scambi in salita e stanno provando ad allungare progressivamente il passo. Non sembra riuscirci il Ftse100 che si accontenta di un frazionale rialzo dello 0,07%, mentre procedono in maniera più convinta il Dax30 e il Cac40, entrambi in progresso dello 0,69%.

In Francia è stato diffuso il dato relativo al tasso di disoccupazione del terzo trimestre, salito a sorpresa dal 9,5% al 9,7%, a fronte della previsione di un calo al 9,4%.
Il mercato attende di conoscere il dato finale sull'inflazione di ottobre in Europa, che dovrebbe salire dello 0,1%, in linea con la lettura preliminare e in frenata rispetto al rialzo dello 0,4% di settembre. La versione "core" è attesa in progresso dello 0,9% su base annua dopo l'1,1% del mese precedente.

In luce verde anche Piazza Affari dove il Ftse Mib dopo un avvio positivo è scivolato al di sotto della parità, salvo poi riconquistare il segno più e presentarsi ora a ridosso dei 22.250 punti, con un vantaggio dello 0,46%.

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Tra le blue chips arretrano ancora le banche con Bper Banca e Banco BPM in rosso rispettivamente dell'1,45% e dell'1,1%, seguiti da Ubi banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che limita i danni a circa mezzo punto percentuale. Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) riescono a fare ancora meglio con un calo dello 0,3% e dello 0,14%, mentre Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) prova a spingersi in avanti con un rialzo dello 0,15%.
A condizionare l'andamento del settore è la difficile situazione di Banca Carige (Dusseldorf: -BJ51.DU - notizie) , per la quale non ci sono le condizioni per il consorzio di garanzia sull'aumento di capitale da 560 milioni di euro.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) comparto industriale torna a perdere terreno Leonardo che dopo il rimbalzo di ieri scende dello 0,85%, ma fa ancora peggio CNH Industrial con un rosso dell'1,05%.
Ben diversa la situazione per Fca che scatta in cima al listino con un rialzo di due punti percentuali, malgrado le indicazioni sulle vendite di auto in Europa. Ad ottobre il mercato ha registrato un rialzo del 5,9%, mentre il gruppo guidato da Marchionne ha sottoperformato con una crescita ben più contenuta dell'1,5%.

Tra le blue chips meglio intonate troviamo Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) che si apprezza dell'1,74%, di pari passo con Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) che avanza dell'1,72% con BlackRock (Sao Paolo: BLAK34.SA - notizie) che detiene il 5,016% del capitale della società, di cui il 3,08% con diritti di voto, l'1,361% come partecipazione potenziale e lo 0,575% come altre posizioni lunghe.

In rialzo di mezzo punto ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che resta sotto i riflettori dopo che il Tesoro avrebbe formalmente avviato il processo per la vendita di quote del gruppo.

Sul fronte macro Usa oggi si conosceranno le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero calare da 239mila a 234mila unità. Per i prezzi importo di ottobre si stima un rialzo dello 0,6% rispetto allo 0,7% precedente, mentre l'indice Philadelphia Fed a novembre è atteso in calo da 27,9 a 24 punti.

Per la produzione industriale di ottobre si prevede un rialzo dello 0,5% contro lo 0,3% di settembre, mentre la capacità di utilizzo degli impianti dovrebbe salire dal 76% al 76,3%. In calendario anche l'indice Nahb che a novembre dovrebbe rimanere invariato a 68 punti.

In giornata sono previsti anche i discorsi di alcuni membri della Fed e si tratta di Loretta Mester, presidente della Fed di Cleveland, di John Williams, a capo della Fed di San Francisco e di Lael Brainard, membro del Bord guidato dalla Yellen.

Prima dell'avvio degli scambi a Wall Street si conosceranno i risultati trimestrali di Wal-Mart Stores e di Gap con un eps atteso rispettivamente a 0,97 e a 0,54 dollari, mentre per Best Buy (Swiss: BBY.SW - notizie) le stime parlano di un utile per azione pari a 0,78 dollari.

A mercati chiusi l'attenzione si sposterà sui conti di Applied Materials (NasdaqGS: AMAT - notizie) che per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un eps pari a 0,91 dollari.

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