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Libretti di conto e risparmi pensati per i bambini

Quali scelte fare per i piccoli in ambito bancario e non solo con soluzioni ad hoc per il loro domani

Risparmi (Fotolia)

Nei momenti di crisi, guardare al futuro è difficile eppure bisogna farlo, per trovarsi preparati alle sfide e ai bisogni del domani. Un discorso sicuramente caro a chi ha figli e che deve quindi provvedere a bisogni importanti, come l’educazione, gli studi, le attività ludiche e, per i più fortunati, i potenziali investimenti immobiliari. Ecco perchè per tutelare i bambini esistono soluzioni ad hoc, da valutare con cura e attenzione: i piccoli di oggi sono in grandi di domani, e le buone prassi cominciano dalla più tenera età. Ma sono gli adulti a valutare le scelte da compiere: ecco qualche dritta.

Libretto o deposito bancario?
Tra gli strumenti classici di investimento figura il libretto di risparmio, bancario o postale. Tra i motivi per preferirlo c’è la grande vastità di scelta, poiché ogni istituto bancario ha la sua offerta in merito; seguono i bassi costi di apertura, a volte inesistenti, e quelli di gestione. I libretti di risparmio bancari variano per caratteristiche e per funzionalità in base all’istituto erogatore. Il tasso di interesse varia da un minimo dello 0,75% fino al 2%. E, sempre in base all’istituto erogatore, i libretti richiedono l’imposta di bollo applicabile sopra i 5mila euro: moltissime banche se la accollano al posto del cliente. Diversi istituti pongono un tetto massimo alla giacenza, da 10 a 20 mila euro.

I figli crescono e chiedono di compartecipare agli “utili”: ma le funzionalità concesse ai minori, e spesso i regimi di gestione autonoma, nel campo bancario sono molto più restrittivi. I prelievi con il bancomat, per esempio, presentano limiti fissati a tetti mensili. Qualche dubbio può nascere in materia di rendimento e velocità di utilizzo. Ecco perché molti preferiscono il conto deposito. Che vantaggi presenta? Ha un tasso di interesse più alto (fino al 4,5% lordo) anche per piccole somme e può essere gestito direttamente dal pc. L’intestatario deve essere maggiorenne, di fatto il genitore, che collega il deposito al conto corrente di base: ma sarà vostro figlio a godere dei frutti.

Mamma, andiamo alla posta
La crisi non ha certo fatto una gran pubblicità alle banche, spesso viste come complici del collasso del sistema. E quando viene meno la fiducia, spesso si torna alle vecchie abitudini, come il conto corrente alla posta. I buoni postali fruttiferi sono un mezzo molto amato dagli italiani che vogliono pensare al domani dei più piccoli, o dei nipoti che crescono impetuosamente. L’intestazione avviene da parte del genitore al figlio minorenne. Il taglio minimo di acquisto è di 50 euro; i costi e le spese, di sottoscrizione, di vendita anticipata, di riscatto finale, di deposito titoli, sono azzerati. Il rendimento è certo, anche nel caso di vendita in anticipo. Prima della maggiore età, anche l’autonomia di gestione cambia, ecco perché le Poste propongono tre libretti per tre fasce di età: Io cresco da 0 a 12 anni, Io conosco da 12 a 14, Io capisco da 14 a 18.

Assicurati per la vita

Anche il campo assicurativo, con le polizze, offre uno strumento vincente per accumulare un capitale da destinare all’avvenire dei figli. Il premio annuo, che può oscillare da 250 a 1.200 euro l’anno, è garantito; ma c’è chi fissa un rendimento minimo annuo garantito di rivalutazione dei premi più alto. I premi confluiscono in un fondo assicurativo separato il cui patrimonio è scisso da quello della compagnia e che investe prevalentemente in titoli a reddito fisso. Le gestioni separate sono garantite in virtù dei consolidamenti annui dei risultati: il capitale accumulato dall’assicurato può soltanto crescere di anno in anno e mai diminuire. A patto di versare con regolarità: pena la perdita dei premi versati in caso di tre annualità mancate.

Valutate con attenzione le prospettive e gli sforzi sul lungo periodo: i costi onerosi per durate brevi riducono di molto la convenienza finanziaria delle operazioni. Se scegliete una polizza che lega i premi ai risultati scolastici del vostro pargolo, consigliategli di studiare molto per beneficiare delle maggiorazioni finali del capitale maturato. Garantita anche, in caso di morte o invalidità permanente, prima del termine, del genitore/nonno assicurato, la prestazione del capitale rivalutato a scadenza senza il pagamento dei restanti premi: ci pensa la compagnia a completare i versamenti.