L'imprenditore accusato di stupro chiede i domiciliari
Alberto Genovese, l'imprenditore del web accusato di violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni e spaccio di droga, ha chiesto tramite i suoi avvocati di essere trasferito dal carcere in una struttura per disintossicarsi dalla droga.
L'uomo, in carcere a San Vittore dallo scorso 6 novembre, è accusato di aver drogato e violentato una 18enne durante una festa organizzata il 10 ottobre scorso nel suo attico di Milano.
I difensori di Genovese hanno depositato istanza di scarcerazione chiedendo gli arresti domiciliari per il loro assistito, da scontare alla clinica "Le Betulle" di Como, dove in passato si sono curati anche alcuni vip dalla tossicodipendenza.
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Negli interrogatori, l'imprenditore aveva fatto riferimento più volte a problemi dovuti alla dipendenza dalla cocaina e agli effetti che ha su di lui, come la perdita di "controllo" e la incapacità di distinguere il confine tra "legalità e illegalità".
Genovese fu arrestato dopo la denuncia della sua vittima, una 18enne trovata dalla polizia in strada seminuda e in stato di shock, che raccontò agli inquirenti di essere stata stordita con un mix di droghe e poi violentata per oltre 20 ore.
Sulla richiesta di scarcerazione dovrà decidere il gip di Milano Tommaso Perna. Lo stesso giudice dovrà anche pronunciarsi sulla richiesta dalla difesa di disporre una perizia tecnica sugli audio dei filmati immortalati dalle telecamere del circuito di videosorveglianza interno al maxi attico "terrazza sentimento". Audio che, secondo i difensori del 43enne, dimostrerebbero che la vittima era consenziente.
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