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ll mercato si gioca tutto sui supporti. I titoli sotto la lente

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it .

L’indice Ftse Mib ha mostrato un andamento incerto nelle ultime sedute, mantenendosi al di sotto di quota 22.500. E’ lecito attendersi una risalita dei corsi nelle prossime sedute?

Piazza Affari nella scorsa settimana si è mossa lateralmente con bassa volatilità, nell’incertezza tra ulteriori correzioni e ripresa rialzista.

Sotto 22.260 di Ftse Mib avremo spazio per zona 22.135-22.100 punti, con estensione verso il supporto settimanale poco sopra i 22mila, sotto cui i venditori potrebbero accelerare verso la chiusura del gap up a 21.827 e l’importante supporto a 21.600 che dovrebbe contenere ulteriori cali.

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Viceversa solo la rottura della resistenza della media a 12 periodi giornaliera – che ha ben funzionato la scorsa ottava respingendo i compratori – sopra 22.540 prima e 22.615 poi ci potrà far assistere ad un nuovo attacco ai massimi dell’anno a 22.860 punti.

Quest’ultimo è un livello delicato, costituendo un doppio massimo con quello del 2015, per cui al superamento avremo una nuova gamba rialzista verso 23mila-23300 e 23500 circa, prima dei massimi del 2014 a 24mila-24.157 punti.

Tra i bancari venerdì scorso Banco BPM ha perso terreno, mentre si è mantenuto a galla Mediobanca. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Banco BPM dopo il crollo in comune con tutto il settore bancario sta effettuando un lungo e ampio movimento laterale rialzista, caratterizzato da minimi e massimi crescenti, con il recente massimo relativo seguito dall’attuale fase correttiva.

Dopo la mancata conferma sopra i 12 euro nell’estate 2015, abbiamo assistito ad un nuovo scivolone, con minimi poco sopra 1.77 euro, ripresona al raddoppio a 3.576 euro, con il prezzo in correzione poco sopra i 3 euro.

Entrare con una piccola prudente quota solo sopra 3.29 euro, da accumulare a 3.13 con stop sotto 3 euro e profitto a 3.60-3.80 euro.

Mediobanca dopo l’ennesima forte discesa sino all’estate del 2016 ha poi effettuato una decisa ripresa, caratterizzata da massimi decrescenti, che hanno favorito l’attuale fase correttiva, interrotta dal rimbalzo sull’importante supporto giornaliero.

Sulla tenuta del doppio minimo intorno a 4.60 euro il titolo è ben salito a 9.445 euro, con recente discesa e rimbalzo sulla media a 200 periodi giornaliera a 8.265 verso l’attuale ritorno a 9.20-9.10 circa. Entrare con una quota sopra 9.26 euro, da accumulare a 8.98-8.85 euro con stop sotto 8.70 euro e profitto a 10-10.50 euro.

Nell’ultima intervista tra i titoli nella sua watchlist segnalava Banca Mediolanum e FinecoBank. Quali indicazioni operative ci può fornire per entrambi?

Banca Mediolanum negli ultimi due anni ha girovagato in un ampio range sostanzialmente laterale, per la gioia dei trader e meno degli investitori alla ricerca di un trend chiaro e rialzista. Osserviamo infatti sulla parte alta del grafico una serie di massimi relativi, per altro decrescenti, in area 7.96-7.55 e nella parte bassa una serie di minimi verso zona 6-5.70 e il prezzo attualmente in flessione dopo l’ennesima tirata a 7.50 verso 7.10-7.20 circa. Entrare con una quota sopra 7.305 da accumulare a 7.05 euro, con stop sotto 6.70 e profitto a 8-8.40 euro.

FinecoBank ha terminato nel 2015 una salita poderosa con una serie di massimi decrescenti che hanno indicato una possibile strada correttiva che si è approfondita a fine 2016, con un tentativo di costituire una base di supporto, per una risalita che per il momento si trova alle prese con un doppio massimo in formazione.

Dopo il triplo massimo tra 7.85 e 7.63-7.50 circa ha effettuato una discesa verso i 5 euro, con tenuta di quota 4.60 euro e recente forte risalita a 7.60 euro e attuale fase incerta, tra 7.40-7.10 circa. Entrare con una quota sopra 7.45 e 7.65 da accumulare a 7.20 euro con stop sotto 6.825 e profitto a 8.30 e 8.70 euro.

Prima del week-end Telecom Italia ha dato vita ad un rimbalzo, ma chiuso gli scambi con il segno più anche STM. Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Telecom Italia dopo una fase positiva ha effettuato una profonda correzione, seguita dalla recente fase di ripresa, caratterizzata da movimenti correttivi e pronte risalite, con attuale momento di difficoltà negativa.

Dopo la falsa rottura rialzista di 1.30 di ottobre 2015, il titolo è sceso in picchiata, ma sulla tenuta di 0.62 euro ha effettuato una buona ripresa, con recente massimo relativo a 0.916 euro, seguito dall’attuale ennesima correzione in area 0.75-0.785 circa, sull’importante trendline dinamica supportava che unisce i minimi crescenti. Entrare con una quota sopra 0.7850 euro, da accumulare a 0.7480 euro, con stop sotto 0.7250 e profitto a 0.85-0.90 euro.

STM dopo una forte discesa comune a tutte le borse ha costituito una base attraverso un lungo movimento laterale, con recente forte inversione rialzista addirittura verticale, con correzioni e un recente nuovo massimo relativo, seguito dall’attuale fase di incertezza laterale.

Dopo cinque mesi di oscillazioni tra 4.50 e 5.75 circa ha rotto gli indugi sopra quest’ultimo livello, accelerando prima al raddoppio verso 11-10.60 e poi in maniera verticale oltre i 14.80 con recente massimo a 17.34 euro, discesa poco sopra i 16.50 euro e presente ripresa verso zona 16.90 circa.

Per chi proprio non vuole attendere una correzione, entrare con una piccola quota prudente solo sopra 17.07 euro, da accumulare a 16.50 e 15.70 euro, con stop sotto 15 euro e profitto a 19-20.20 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo con più interesse in questa fase di mercato? A quali consiglia di guardare ora?

Monitoriamo con attenzione: CNH INDUSTRIAL, LEONARDO, SALVATORE FERRAGAMO.

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