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L’obsolescenza programmata, come funziona e da quanto esiste

Nasce negli anni ’20, quando le più importanti case produttrici di lampadine a incandescenza fecero cartello. (Credits – Getty Images)
Nasce negli anni ’20, quando le più importanti case produttrici di lampadine a incandescenza fecero cartello. (Credits – Getty Images)

Sta creando scandalo l’inchiesta francese sulla Apple e le accuse di far invecchiare precocemente i suoi iPhone, obbligando gli utenti a cambiarli spesso. Ma la cosiddetta obsolescenza programmata cosa è esattamente, come funziona e da quanto esiste?

Cosa è, dunque, l’obsolescenza programmata? E’ costruire prodotti programmandoli affinché si rompano giusto alla fine della scadenza della garanzia. Una pratica che in Europa viene punita solo in Francia e in Belgio e non è un caso, dunque, che sia proprio un’inchiesta francese ad aver messo sotto accusa la Apple e quattro produttori di stampanti – Epson, Brother, Canon e HP – accusate di far pagare a prezzo d’oro le ricariche d’inchiostro.

Ma come si fa a programmare la rottura di un prodotto elettronico? Durante la trasmissione Presa diretta, un esperto del settore ha fatto l’esempio dei computer portatili. “Questo è un elettro-condensatore e questa è una scheda di computer. Chiunque si intenda di queste cose sa che un condensatore come questo non regge bene il calore, e dove viene montato? Qui sopra, nel posto più sbagliato. Perché la parte sottostante si scalda e quindi è inevitabile che l’elettro-condensatore si rompa, in genere dopo circa tre anni. Il posto giusto per montarlo sarebbe un altro, qui in basso” ha spiegato il tecnico. Insomma, se si costruisce un prodotto volontariamente male questo si rompe.

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Come detto, però, l’obsolescenza programmata non è un’attività moderna, ma l’utilizzo di questa tattica per rendere i prodotti elettronici velocemente vecchi è decennale. Nasce negli anni ’20, quando le più importanti case produttrici di lampadine a incandescenza fecero cartello e decisero di ridurre la vita delle lampadine dalle oltre 2.500 ore (garantite prima dell’accordo) a sole 1.000 ore. Nel 1933, addirittura, l’immobiliarista americano Bernard London, nel suo libro The New Prosperity titolò il primo capitolo “Ending the depression through planned obsolescence”, cioè superare la depressione (economica) attraverso l’obsolescenza programmata.

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