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Long sul Dollaro in aumento

Il mercato azionario americano ha chiuso la settimana scorsa sostanzialmente invariato grazie ai leggerissimi rialzi dei suoi tre principali indici che hanno segnato guadagni compresi tra lo 0.04% e lo 0.83%. Ciò che preoccupa gli operatori sono le elevate probabilità per un imminente rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve e cosa ciò potrebbe comportare per le borse dal momento che queste tendono sempre a soffrire, come è normale che sia, le fasi di tassi di interesse in aumento. Anche gli sviluppi sul fronte valutario non stanno aiutando l’estensione dei rialzi in quanto gli esportatori americani non sono certamente felici dell’attuale forza del Dollaro che ha chiuso la settimana scorsa in crescita dello 0.83%.

L’andamento del Dollaro oltre ad avere un impatto sul mercato valutario e, come abbiamo visto, sul mercato azionario, è anche molto importante per determinare il prezzo delle commodities. Essendo infatti queste denominate in Dollari, tendono a soffrire i rialzi della valuta americana poiché un apprezzamento di quest'ultima le rende automaticamente più costose per chiunque voglia comprarle partendo da un'altra divisa.

Oggi l’analisi dei futures sui tassi di interesse ci mostra come le probabilità di rialzo il 2 novembre siano dell’8% mentre per il 14 dicembre siano stabili al 64%. Anche i commenti dei principali membri della Federal Reserve sembrano ormai convergere chiaramente verso un intervento a fine anno: Williams (FED di San Francisco) ha dichiarato come sarebbe meglio alzare i tassi prima che dopo e le sue parole sono andate perfettamente confermare il parere che era già stato espresso dalla governatrice Yellen e dal suo vice Fisher.

Come diretta conseguenza di tutto ciò gli acquisti di Dollari effettuati da parte dei principali operatori istituzionali nelle ultime due settimane sono saliti notevolmente. Gli ultimi dati del COT Report ci mostrano infatti come le NET Position siano arrivate ai massimi da gennaio 2016, evidenziando un recente fortissimo aumento dei contratti long.

Autore: Bonetti Financial Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online