L'ottava parte male in Europa. Milano in rosso con le banche
La nuova settimana è partita all'insegna degli acquisti per le Borse asiatiche che hanno guadagnato terreno chiudendo gli scambi in salita. Lo Shanghai Composite e l'Hang Seng hanno guadagnato entrambi lo 0,84%, malgrado una serie di indicazioni deludenti dal fronte. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) fine settimana sono stati diffusi diversi dati macro in Cina che hanno segnalato una frenata dell'economia, con riferimento in particolare alla produzione industriale e alle vendite al dettaglio nel mese di aprile.
In luce verde anche la conclusione della Borsa giapponese che ha visto il Nikkei 225 guadagnare lo 0,33%, grazie anche alla sostanziale stabilità del dollaro nei confronti dello yen.
In rosso le Borse europee che risentono della negativa chiusura di venerdì scorso a Wall Street. Il Ftse100 e il Cac40 scendono rispettivamente dello 0,33% e dello 0,97%, mentre la piazza azionaria tedesca oggi è chiusa per festività.
Non sono previsti per la sessione odierna dati macro di rilievo in Europa e l'attenzione sarà così rivolta agli aggiornamenti che verranno diffusi in America nel primo pomeriggio.
Segno meno anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib viene fotografato in area 17.550 punti, con un calo dello 0,98%.
Tra le blue chips in controtendenza segnaliamo Telecom Italia (Other OTC: TIAJF - notizie) che scatta in avanti con un rally di quasi il 3,5% sulla scia dei conti del primo trimestre diffusi venerdì scorso a mercati chiusi. Il gruppo ha chiuso il periodo in esame con utili e ricavi in aumento e gli analisti hanno molto apprezzato il nuovo piano di taglio dei costi.
In rialzo dell'1,44% Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) , mentre Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) spunta un progresso dello 0,35%, riuscendo a fare meglio di ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che resta fermo sulla parità e ancor più di Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) che arretra dell'1,53%.
Sotto scacco Exor che scivola in fondo al paniere del Ftse Mib con un affondo di oltre il 4%.
Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) vendite colpiscono i titoli del settore bancari tra i quali Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) viaggiano in rosso di oltre il 3%, seguiti da Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) che perde il 2,68%, mentre Banca Monte Paschi, Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) , Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Banca Popolare dell'Emilia Romagna scendono tutti di oltre due punti percentuali, tallonati da Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) che viaggia in rosso dell'1,97%.
Da segnalare che oggi sarà presentato il piano industriale del progetto di fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano.
Tra le blue chips più penalizzate dalle vendite troviamo Yoox Nap che flette del 2,62%, seguito da Fca che arretra del 2,26%, mentre cercano di rimanere a galla Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) e Finmeccanica (Londra: 0ONG.L - notizie) che oscillano intorno alla parità.
Sul fronte macro Usa per oggi si segnala l'indice New York Empire State Manufacturing che a maggio dovrebbe calare da 9,56 a 7 punti. Per l'indice Nahb, relativo alla fiducia dei costruttori edili, a maggio si prevede un rialzo da 58 a 59 punti.
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