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Le polizze occulte che pagano gli italiani a loro insaputa

Le polizze occulte che pagano gli italiani a loro insaputa

Firmate un contratto qualsiasi, per un allaccio telefonico, per la fornitura di energia elettrica, oppure per prenotare un viaggio in un’agenzia e vi ritrovate con una polizza assicurativa a vostro carico. E soprattutto, senza che voi abbiate deciso di aderire.

L’ennesima faccenda tutta italiana la riporta oggi Il Fatto Quotidiano, riprendendo gli ultimi dati dell’ Ivass, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni: secondo l’istituto, sono 15 milioni gli italiani possessori di polizze “occulte” che pagano a loro insaputa perché abbinate ad altri tipi di servizi ai quali hanno aderito per contratto, senza conoscere nemmeno i costi.
La poco simpatica combo è frutto di accordi commerciali intrapresi tra imprese di assicurazione e operatori economici, per un totale – attualmente calcolato – di 1.600 tipologie di pacchetti, differenti a seconda del servizio richiesto: “agenzie di viaggi, concessionari auto, istituti bancari, fornitori di energia elettrica, gas e acqua, società di trasporto marittimo o aereo, produttori di beni di largo consumo, aziende delle tlc e associazioni sportive”.

La faccenda è stata subito presa in carico dalle Associazioni dei consumatori - Adusbef e Federconsumatori hanno chiesto all’Ivass di sanzionare tali comportamenti - dall’Antitrust e dall’Autorità per l’energia, oltre che dal Garante della Privacy, allarmati dalla situazione emersa dal report.
Un aspetto intricato è ad esempio la finta gratuità della copertura assicurativa: “In molti casi”, si legge nel rapporto, “viene dichiarata la gratuità della copertura assicurativa, aspetto che dovrà essere approfondito per accertare che i relativi costi non siano ribaltati sui consumatori dai fornitori del bene/servizio principale”, mentre nel 46% dei casi il premio assicurativo è distinto dal costo del bene o del servizio per il quale si è firmato il contratto.

Per quanto riguarda i costi, invece, si legge ancora nel rapporto che “nel 61% dei casi […] i costi delle polizze sono inferiori ai 30 euro, mentre nel 23% i premi sono superiori ai 100 euro”.
Le associazioni a tutela dei consumatori chiedono azioni sanzionatorie nei confronti dei suddetti operatori, perché sono comportamenti che sono in evidente violazione del Codice del Consumo.
Comportamenti che secondo il Codacons aumentano durante il periodo estivo, quando cioè i consumatori si attivano magari per comprare pacchetti vacanza, prenotare voli o stanze d’albergo. Servizi ai quali si abbinano polizze assicurative “in modo poco trasparente e limitando la capacità di scelta dei consumatori”.