Lusso debole, Ubs teme impatto Covid a fine anno e taglia Moncler a "neutral"
(Reuters) - Moncler si muove tra i titoli peggiori del FTSE Mib, con un calo intorno al 2,5% nel primo pomeriggio, in un mercato prudente sugli effetti a lungo termine della crisi innescata dall'epidemia di coronavirus.
Ubs ha tagliato il giudizio sul titolo a "neutral" da "buy" e il target price a 36,50 da 37,10 euro perché ritiene che le aspettative del mercato sui risultati di fine anno rischino di essere troppo ottimistiche.
Il gruppo, spiega il broker, è ben posizionato per affrontare l'attuale crisi, gode di un management capace e di un'alta redditività, ma le stime di consensus sul 2020 "danno per scontata una crescita nel quarto trimestre che a nostro giudizio è legata al graduale ritorno del turismo in Europa. Cosa non certo sicura".
Se dunque la situazione non dovesse normalizzarsi entro l'ultimo trimestre -- il più importante per i conti del produttore di piumini di lusso -- Ubs vede il rischio di consistenti downgrade che potrebbero coinvolgere anche i risultati del primo trimestre 2021.
Ancora più deboli, oggi, i brand del lusso alle prese con piani di rilancio come Ferragamo, che cede il 3,2%, e TOD'S, che perde il 4%. Ma anche giganti come LVMH e Kering, considerati dagli analisti i più attrezzati per superare questa fase critica, sono in ribasso alla borsa di Parigi.