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Lux Vide, soci (Vaticano, Ben Ammar) non cambiano, punta ad Amazon e Netflix

MILANO (Reuters) - Dopo "L'isola di Pietro" con Gianni Morandi per la fiction di casa Mediaset sulla rete ammiraglia di Canale 5, Lux Vide, la società di produzione fondata dall'ex direttore generale della Rai, Ettore Bernabei, punta a realizzare alcune serie per Amazon e Netflix, ambientate in Italia, ma per un pubblico mondiale.

Nel frattempo la società - che fra gli azionisti vede, oltre alla famiglia Bernabei con la maggioranza, la Prima tv spa di Tarak Ben Ammar e Fondazione Scienza e Fede, una società del Vaticano - non intende aprire il capitale a soci esterni né quotarsi in Borsa. "I soci restano gli stessi e non puntiamo a Piazza Affari. Per adesso non c'è alcuna apertura al capitale anche perché nessuno ci ha convinto", ha spiegato l'AD Luca Bernabei che ha oggi presentato a Milano il cast della serie che andrà in anda su Canale 5 a partire dal 24 settembre.

Con la coproduzione de "L'isola di Pietro", Lux Vide torna a lavorare con il Biscione, ma la gran parte delle produzioni sono per la Rai che pesa per il 60-65% dei ricavi. La società ha chiuso il 2016 con ricavi intorno ai 58 milioni di euro che arriveranno a 65 milioni quest'anno, mentre il risultato netto è stato pari a 2,4 milioni nel 2016 (Ebitda 8,75 milioni) "e gli utili li distribuiamo ai soci", sottolinea Bernabei.

Per Lux Vide non ci sono solo Rai e Mediaset, "puntiamo all'internazionalizzazione e ad allargarci su altre sponde, come la serie 'I Diavoli' per Sky e la seconda serie de 'I Medici' per la Rai". I diritti della prima serie sono stati poi presi da Netflix per il pubblico internazionale.

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A proposito delle web tv, Lux Vide sta creando nuove linee di prodotto per Netflix e Amazon con una serie di titoli su grandi generi, "come medical, legal e detection girati in Italia ma prodotti in lingua Inglese", conclude Bernabei.

(Giancarlo Navach)