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Lvmh farà causa a Tiffany in risposta ad accuse gruppo Usa

Logo del gruppo Lvmh

PARIGI (Reuters) - Il gruppo francese del lusso Lvmh ha annunciato che farà causa a Tiffany, per respingere le accuse del gioielliere statunitense di essersi ritirato deliberatamente dall'accordo di acquisizione e di aver contestato la sua gestione della crisi dovuta al coronavirus.

Il conglomerato a cui fanno capo marchi di lusso come Louis Vuitton, guidato dal miliardario Bernard Arnault, ha detto ieri di non poter completare l'acquisto di Tiffany da 16 miliardi di dollari dopo che il governo francese ha richiesto un rinvio per il closing dell'operazione.

Tiffany aveva già intentato causa contro Lvmh in Delaware -- lo stato americano in cui è registrata la società con sede a New York -- per costringerla a concludere l'accordo come concordato l'anno scorso.

"Lvmh è rimasta sorpresa dalla causa intentata da Tiffany contro il gruppo", si legge in una nota, in cui viene definita infondata. "Lvmh si difenderà con fermezza".

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Lvmh, che ha dichiarato che presenterà a sua volta ricorso in Delaware, ha aggiunto che la causa metterà in discussione il modo in cui Tiffany ha gestito la propria attività durante la pandemia, incluso il pagamento dei dividendi.

Lvmh ha affermato di non poter completare l'accordo nei termini pattuiti a causa dell'intervento del governo francese e di non voler prorogare il termine di chiusura oltre la data originariamente prevista del 24 novembre.

Tuttavia, il gruppo ha respinto l'affermazione di Tiffany secondo cui avrebbe bloccato la transazione rinviando le richieste di via libera dell'antitrust, e oggi ha detto che presenterà le richieste alle autorità antitrust europee nei prossimi giorni.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)