Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 39 minutes
  • Dow Jones

    37.775,38
    +22,07 (+0,06%)
     
  • Nasdaq

    15.601,50
    -81,87 (-0,52%)
     
  • Nikkei 225

    37.068,35
    -1.011,35 (-2,65%)
     
  • EUR/USD

    1,0638
    -0,0008 (-0,07%)
     
  • Bitcoin EUR

    58.218,56
    +733,55 (+1,28%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.281,67
    -30,95 (-2,36%)
     
  • HANG SENG

    16.135,24
    -250,63 (-1,53%)
     
  • S&P 500

    5.011,12
    -11,09 (-0,22%)
     

Manca poco al raggiungimento delle prossime resistenze

Il test millimetrico del supporto (long stop) giornaliero favorisce dunque una vivace reazione a Piazza Affari, con l'indice MIB che punta chiaramente a raggiungere il target indicato nel rapporto di ieri. Complice la tenuta del delicatissimo supporto sul BTP, la borsa italiana ambisce a produrre questo impulso ascendente che idealmente dovrebbe completare la sequenza inaugurata a novembre.

Che ci sia ancora del margine verso l'alto, è comprovato dall'esame dell'All Share Italia; nella particolare versione, di nostra realizzazione, che opportunamente esclude il settore bancario. Come si ricorderà, questa raffigurazione del mercato si è resa protagonista di sfondamento, all'inizio dell'anno, dei massimi del 2015: un breakout in piena regola, condito da un seguito che non si è fatto mancare. L'aspetto interessante è che l'All Share Italia ex Banche è prossimo ora alla parete superiore del canale ascendente, entro cui si muove regolarmente da sei anni: ancora un 3% di rialzo e faremo i conti con un traguardo impegnativo. Non sfuggirà come questo margine di potenziale apprezzamento finisca per coincidere con lo spazio che residua all'indice MIB per raggiungere la fascia fra 20700 e 21000 punti.

Per una curiosa combinazione, anche il MSCI Euro ha i punti contati: la chiusura di ieri, a 1150 punti, dista non molto più del 3% dalla resistenza in area 1200, sulla quale ci siamo più volte soffermati. Il problema è che nel frattempo i dati macro cominciano a non supportare più lo sforzo rialzista nell'Eurozona: a 41.7 punti, il CESI continentale si attestava ieri sera ai minimi degli ultimi quattro mesi. In termini assoluti questa involuzione non anticipa necessariamente rovesci di mercato; ma conferma la probabilità che il ritmo di salita degli indici azionari si faccia sempre più tortuoso e tormentato.

Nota. Il presente commento è un estratto sintetico del Rapporto Giornaliero, pubblicato tutti i giorni entro le 8.20 da AGE Italia; pertanto eventuali riferimenti a studi tecnici vanno intesi riferiti ai grafici ivi riportati.

Autore: Gaetano Evangelista Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online