Mancini contro Speranza: "Lo sport è un diritto come la scuola"
Mancini risponde a Speranza. Al ct della Nazionale italiana non sono andate giù le dichiarazioni di qualche giorno fa del ministro della Salute, e ha replicato in maniera decisa.
Riavvolgendo il nastro, nel commentare a “Mezz'ora in Più” su Rai3 il caos di Juventus-Napoli, Roberto Speranza aveva dichiarato: “In questo Paese stiamo parlando troppo di calcio e troppo poco di scuola. La priorità deve essere altra. Lo dico persino da tifoso. Attenzione a dare le priorità, che non possono essere il calcio o gli stadi. La priorità è la salute delle persone”.
LEGGI ANCHE - Speranza: “Dati in crescita, a rischio tutte le Regioni”
E alla prima occasione utile, ovvero la conferenza stampa di quest'oggi, il tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, ha espresso tutto il suo disaccordo sulle affermazioni del ministro: “Bisogna pensare quando si parla, ogni tanto. Per tutti gli italiani lo sport è un diritto, come la scuola. Non è una cosa data così, abbiamo diritto a tutto questo. È una priorità importante, lo sport in Italia è praticato da milioni di italiani, a tutti i livelli”.
Un altro punto su cui Mancini insiste è la riapertura degli stadi al pubblico. Sempre a “Mezz'ora in Più”, Speranza si era dichiarato contrario alle proposte di riaprire gli stadi a migliaia di persone, mentre il ct della Nazionale non vede l'ora di tornare a disputare le partite con gli spalti affollati. “In quasi tutta Europa - ha detto Mancini - ci sono i tifosi anche se in percentuale minore rispetto alla capienza. Domenica in Polonia troveremo diecimila persone? Siamo contenti, ne vorrei anche di più”.
VIDEO - Chi è Roberto Mancini