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May e la sterlina: il ritorno della compagnia delle Indie!

Giusto per far comprendere a tutti quelli che in questi anni hanno profondamente dormito o si sono cullati sull’illusione della globalizzazione, ieri l’Inghilterra è tornata indietro di almeno quattrocento anni, ai tempi della British East India Company, la leggendaria Compagnia britannica delle Indie, o a quelli del Commonwealth of Nations come meglio preferite…

Brexit: Theresa May, “Abbandoniamo l’Ue e costruiamo una Inghilterra globale

“In questo momento stiamo abbandonando l’Unione europea e pianifichiamo un vertice biennale del Commonwealth. Costruiremo una Gran Bretagna veramente mondiale. Non vogliamo più essere membri del mercato unico europeo”. Lo ha detto la premier britannica Theresa May in un discorso alla Lancaster House di Londra svelando il piano del governo sulla Brexit in 12 punti

“Non vogliamo che l’Unione europea si smembri ma da parte dell’Ue è mancata la flessibilità nei confronti di Londra e i britannici se ne sono accorti”, ha detto la premier britannica svelando il piano del governo sulla Brexit, definendola “una lezione anche per l’Ue se vuole avere successo”.

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Quella della mancanza di flessibilità nei confronti del Regno Unito, la May poteva risparmiarsela, gli inglesi non hanno mai fatto parte dell’Europa o dell’euro, moneta e banca centrale indipendente e sempre hanno dettato legge o imposto soluzioni, soprattutto quando si è trattato di finanza alla comunità europea.

Io invece credo che non vedeva l’ora di vendicarsi di come è stata trattata nell’ultimo

Forte del recente appoggio dell’America di Trump la May si augura un’uscita completa dal mercato unico anche se poi lascia sempre aperte tutte le porte compresa quella che ieri è tanto piaciuta ai mercati valutari, ovvero il voto finale all’accordo che arriverà solo dal Parlamento britannico…

Con la Brexit vogliamo una Gran Bretagna “più forte, giusta, unita e rivolta all’esterno”, ha detto May sul divorzio dall’Ue. Il primo ministro ha sottolineato che il Regno Unito vuole avere una visione sempre più globale ma rimanere allo stesso tempo “un buon amico e vicino” dell’Europa. “La tutela dell’Unione è al cuore di ogni azione della Gran Bretagna perché soltanto uniti possiamo cogliere le opportunità che ci attendono”, ha sottolineato il premier britannico.

Loro sognano un immenso paradiso fiscale!

Ovviamente le reazioni a partire dalla leader scozzese Sturgeon e dal presidente del Consiglio europeo Tusk, sono state estremamente negative.

Ecco i dodici comandamenti della Brexit Theresa May svela il piano per una hard Brexit:

  1. Massima garanzia nel passaggio dalle leggi europee a quelle britanniche. L’accordo finale sarà sottoposto al voto di entrambi i rami del Parlamento britannico;

  2. Il Regno Unito riprende il controllo delle leggi. Stop alla giurisdizione della Corte europea di giustizia;

  3. Rafforzare i legami tra Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord. Ciascuna amministrazione sarà coinvolta sulla Brexit. Gli Esteri saranno prerogativa dell’Inghilterra;

Nessuna barriera con la Repubblica irlandese, unico confine di terra con l’Europa; Controllo dei flussi migratori dall’Europa secondo le leggi britanniche. “Apertura alle menti più brillanti”; Garantire i diritti ai cittadini Ue residenti in Gran Bretagna e viceversa; Proteggere e mantenere i diritti dei lavoratori nel processo di uscita dalla Ue; Accordo di libero scambio con l’Europa ma fuori dal mercato unico. Non verranno più versate somme automatiche per i bilanci di Bruxelles, si deciderà di volta in volta; Una Gran Bretagna globale sarà libera di commerciare con qualsiasi Paese al di fuori dell’Ue; Accordi con l’Europa per scienza, ricerca e tecnologia; Condivisione dei materiali di intelligence per combattere crimine e terrorismo; Uscita graduale ma entro due anni.

E allora per quale motivo, visto che l’uscita del Regno Unito sarà la più hard possibile, ieri la sterlina è volata sul dollaro di oltre il 2,8 % e sull’euro del 2 % nello spazio di un istante, il maggior rialzo dal oltre otto anni?

USCITA GRADUALE!

In due anni può cambiare il mondo, in due anni ne vedremo delle belle

Stracciate qualunque analisi troverete sui giornali di oggi, questi non hanno la più pallida idea di quello che fanno, un giorno comprano, l’altro vendono e poi si inventano le motivazioni sulla base del nulla. Noi guardiamo al movimento tecnico davvero perfetto, il resto è aria fritta.

Ciò che più sconcerta sono le dichiarazioni di Carney e della banca centrale inglese, non hanno la più pallida idea di dove stanno andando.

La prossima mossa dei tassi di interesse nel Regno Unito potrebbe essere verso l’alto o verso il basso, ha di nuovo messo in guardia il governatore Mark Carney, se non salgono, scendono o viceversa, roba da matti!

In un discorso alla London School of Economics, ha detto che l’inflazione sta leggermente salendo sulla base delle incertezze dovute alla Brexit, i tassi di risparmio delle famiglie stanno scendendo e il ricorso al credito salendo, quindi come risultato, la politica monetaria potrebbe rispondere “in entrambe le direzioni”.

La prossima vita suggerirò a mio figlio di fare il banchiere centrale, tanto basta lanciare una monetina se sale, sale, se scende, scende… ussignur!

Nel frattempo invece…

Quello che è certo è che sino ad oggi la Brexit è stata un successo strepitoso per l’economia inglese, disoccupazione ai minimi da anni, boom di vendite e esportazioni, industria manifatturiera e terziaria in forma strepitosa e inflazione sotto controllo, per non parlare della borsa, con tanti saluti alle persone “semiserie” che prevedevano la fine del mondo!

Il pragmatismo e il realismo non abitano nel cervello di coloro che seguono esclusivamente l’ideologia di moda, aspettiamo altri due anni per la fine del mondo diranno loro, noi ci limitiamo invece a raccontarvi quotidianamente la verità figlia del tempo!

Autore: Andrea Mazzalai Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online