McDonald's, fast-food Usa valutano sospensione consumazioni interne su picco Delta
NEW YORK (Reuters) - Alcuni fast-food statunitensi stanno chiudendo le aree interne o limitando gli orari d'apertura, a causa della diffusione della variante Delta del Covid-19, secondo quanto comunicato dai gestori dei negozi.
A inizio 2020, McDonald's ha temporaneamente sospeso le consumazioni all'interno in quasi tutte i punti vendita statunitensi, per poi riaprirne il 70% a luglio. La catena mondiale ha dichiarato il 28 luglio di essere pronta a riaprire quasi il 100% delle sedi del gruppo entro Labor Day, il 6 settembre - salvo un aumento delle infezioni da Covid-19.
Tuttavia, la scorsa settimana, McDonald's ha comunicato ai gestori le misure necessarie per richiudere le aree di consumazione in zone dove la variante Delta è in rapida diffusione, in base ai documenti interni della società consultati da Reuters.
"Abbiamo una comprensione ben più profonda di quali azioni fanno la differenza per la sicurezza dei team e del personale dei nostri ristoranti", ha dichiarato Joe Erlinger, presidente Usa di McDonald's, durante un meeting svolto mercoledì, in base ai documenti interni.
Durante la conference call di mercoledì, i dirigenti di McDonald's hanno consigliato ai gestori di chiudere le aree interne per la consumazione nei paesi dove i contagi da Covid-19 superano i 250 casi per 100.000 abitanti, in base a una media mobile di tre settimane.
Nei documenti non si specifica quante sedi hanno chiuso le loro aree di consumazione al chiuso, o quante adotteranno a breve le nuove restrizioni.
(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613)