Mediaset, pubblicità +4% nel semestre e guarda a TV generaliste Europa
di Giancarlo Navach
COLOGNO MONZESE (Reuters) - Il futuro per Mediaset (MS.MI) è nella TV generalista. Lo ha detto più volte Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente e AD del Biscione, ieri sera, nel presentare i nuovi palinsesti delle reti per l'autunno.
Allo studio 10 di Cologno Monzese la serata condotta da Gerry Scotti, ("riconfermato per sempre", ha tenuto a precisare Berlusconi ) è iniziata con un saluto commosso al padre, che ha oggi lasciato l'ospedale San Raffaele dopo l'intervento al cuore lo scorso 14 giugno, e la consapevolezza che "la strada per la ripresa sarà lunga".
Poi il punto sul presente e sul futuro di Mediaset. Da un lato è in via di definizione l'accordo con i francesi di Vivendi (VIV.MI) per uscire definitivamente dall'avventura della pay Tv, dall'altro l'obiettivo di continuare a crescere all'estero nella tv "free", guardando a Francia, Germania e Gran Bretagna. E proprio quest'ultima, con la sua decisione di uscire dalla Ue e le incognite che si porta dietro, potrebbe avere ripercussioni sull'andamento dell'economia europea e, quindi, sulla pubblicità.
"Nei primi sei mesi la crescita è vicinissima al 4%, se teniamo conto che le aspettative parlavano di una crescita del mercato del 2,5 o 3%", ha detto Berlusconi. Quanto all'andamento nei prossimi mesi, "con quello che succede in Inghilterra e in Borsa è molto difficile fare previsioni, la visibilità è poca. Per l'anno è difficile avere una visibilità reale. Penso che faremo meglio del 2%, ma la situazione è complicata a livello economico".
Sollecitato poi su eventuali effetti della Brexit, Berlusconi teme "che a medio e lungo termine possa avere effetti sull'economia".
Per quanto riguarda il closing con il colosso di tlc francese per la cessione del 100% della pay TV Premium "i tempi oggi dipendono dall'Antitrust non da noi, ma tutto procede: la confirmatory diligence è stata fatta ed è difficile dire se sarà anticipato il closing. Il prezzo non è cambiato", ha sottolineato. Il closing è atteso entro il 30 settembre prossimo.
Il manager ha ribadito che il deal con Vivendi prevede un incrocio azionario reciproco del 3,5% "e noi diventeremo il secondo azionista industriale di Vivendi e lanceremo progetti ambizioni con base in Europa che rispondano allo strapotere degli americani".
Guardando ai conti, Berlusconi jr non chiude la porta a un aumento del dividendo con la plusvalenza attesa dalla cessione di Premium, ma guarda anche a investire questi soldi per crescere all'estero. E qui torna il riferimento alla TV generalista: "Ci stiamo guardando in giro, possibilità ce ne sono, come canali free da comprare in Germania, Francia e UK, anche se al momento risulta diffile dirlo, ma sono solo pensieri. Diciamo che sul tavolo ci sono dossier che puntano a progetti di sviluppo sulla TV generalista".
Infine, il polo delle radio che con le recenti acquisizioni - R101, Radio 105, Virgin Radio e la partnership con Radio Monte Carlo - si presenta con un pro-forma di ricavi 2016 di 70 milioni e l'attesa di importanti sinergie con la TV. E proprio sulle radio scoppia un piccolo giallo: ieri sera Pier Silvio Berlusconi ha annunciato che il conduttore de "La Zanzara" su Radio 24, Giuseppe Cruciani, dovrebbe passare a Radio 105 la prossima stagione e che c'è un'apertura anche per le reti Mediaset. A stretto giro la risposta de Il Sole 14-Ore che ha confermato il conduttore e il programma per la stagione 2016-2017.