Mediaset: esagerato il crollo di ieri. Il titolo è un'occasione

La seduta odierna si è conclusa in rialzo per Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) che si è mosso sostanzialmente in linea con l'indice di riferimento, recuperando solo in minimi parte le perdite di ieri, quando il titolo ha lasciato sul parterre quasi il 7% del suo valore, dopo essere arrivato a perdere oltre il 10% nell'intraday. Quest'oggi Mediaset si è fermato a 3,04 euro, con un progresso dell'1,13% e oltre 7,5 milioni azioni transitate sul mercato, al di sopra della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 5,66 milioni di pezzi.

Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) ora vuole solo il 20% di Mediaset Premium

Quest'oggi Mediaset non ha subito ulteriori contraccolpi legati alla rottura avvenuta ieri con Vivendi, da cui ha ricevuto la proposta di acquisire il 20% della pay-tv ed una quota del 15% di Mediaset, in cambio del 3,5% di Vivendi che no intende quindi più acquistare il 100% di Mediaset Premium.

Lo stesso CEO del gruppo francese ha affermato ieri di voler stringere un rapporto ancora più stretto con Mediaset che vada oltre un’alleanza strategica. Su una possibile integrazione Mediaset-Telecom Italia (Other OTC: TIAJF - notizie) , l'AD di Vivendi De Puyfontaine ha sottolineato che non ci sono progetti di fusione, ma la società da lui guidata non ha preconcetti.

Non si sono fatte attendere ieri le indicazioni di Fininvest e Mediaset che all'unisono hanno sottolineato che Vivendi deve rispettare il contratto di acquisto di Mediaset Premium, in attesa di una decisione che sarà presa nel Cda in agenda domani.

L'analisi delle banche d'affari e i giudizi su Mediaset

Per gli analisti di Equita SIM una definitiva rottura con Vivendi sarebbe negativa in quanto Mediaset sarebbe costretta a consolidare la pay-tv line-by-line. In secondo luogo nel 2017 ci saranno le gare per i diritti della Champions e della Serie A e inoltre verrebbe a rompersi un’alleanza strategica con Vivendi con l’opzione di una possibile convergenza con Telecom Italia.

In uno scenario di rottura con Vivendi la SIM milanese avverte che potrebbe ridurre le stime di EBIT di Mediaset nell'ordine dell'8%-10%, mentre quelle di utile netto sarebbero tagliate del 20%-25% con riferimento al triennio 2016-18 Non cambia nel frattempo la strategia di Equita SIM su Mediaset che resta da acquistare con un prezzo obiettivo a 4,2 euro.

A puntare sul titolo è anche UBS (Londra: 0QNR.L - notizie) che rinnova l'invito allo shopping con un target price a 4,35 euro. La banca elvetica definisce eccessiva la reazione di ieri del mercato alla notizia da cui si è appreso che Vivendi non intende portare avanti il deal su Mediaset Premium sulla base degli accordi presi ad aprile scorso.

Un invito all'acquisto giunge anche da Kepler Cheuvreux che però ha tagliato il fair value di Mediaset da 4,2 a 3,7 euro. Il broker non esclude che Mediaset avvii un'azione legale contro Vivendi, ma nel frattempo il mancato closing avrà impatti negativi sul titolo.

Alla view bullish delle banche d'affari citate fino ad ora, si aggiunge quello di Banca Akros che ha rivisto al rialzo il giudizio su Mediaset da "neutral" ad "accumulate", con un prezzo obiettivo invariato a 4,2 euro. Gli analisti definiscono strana e sorprendente la decisione annunciata ieri da Vivendi, ma ritengono che il mercato stia considerando solo lo scenario peggiore.

A detta di Banca Akros l'aspetto speculativo dell'interesse di Vivendi per una maggiore quota in Mediaset (Amsterdam: MA8.AS - notizie) è altrettanto importante, motivo per cui gli esperti credono che i prezzi attuali di Mediaset rappresentino un punto di ingresso molto interessante.

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