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Mediaset: i nuovi obiettivi piacciono, ma i broker sono cauti

Mediaset: i nuovi obiettivi piacciono, ma i broker sono cauti

La chiusura positiva di ieri, quando la giornata si è conclusa con un rialzo di quasi un punto percentuale, è seguita quest'oggi da un ritorno delle vendite su Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) . Il titolo, che scende in controtendenza rispetto al mercato, occupando la penultima posizione nel paniere del Ftse Mib, negli ultimi minuti viene scambiato a 4,114 euro, in recupero dai minimi intraday, con un ribasso del 2,28% e oltre 9 milioni di azioni scambiate, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a poco meno di 17 milioni di pezzi.

I target finanziari del piano al 2020

Martedì scorso in serata Mediaset ha anticipato i target finanziari relativi al piano industriale 2016-2020, mentre ieri a Londra si è tenuta la presentazione strategia.
La società del Biscione prevede un miglioramento al 2020 dell'Ebit delle attività media italiane a 468 milioni di euro a fine periodo, mentre la quota del mercato della pubblicità è vista in salita dall'attuale 37,4% al 39% del 2020.

I driver di crescita

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I driver di crescita, come evidenziato da Mediaset, saranno lo sviluppo di nuove iniziative per la produzione di contenuti, il lancio di nuove piattaforme OTT di nuova generazione, la creazione di efficienze attraverso la coproduzione di contenuti con Mediaset Espana (Amsterdam: MW8.AS - notizie) . A ciò si aggiunge la produzione di canali anche per la pay-rv di altri operatori e l'apertura della piattaforma Premium ad altri operatori che consentirà a Premium stessa un approccio più opportunistico nelle aste dei diritti del calcio.
I ricavi della pay-tv sono visti in riduzione da 600 a 80 milioni di euro e le perdite di circa 200 milioni di euro saranno azzerate.

Mediaset non chiude del tutto la porta a Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie)

Nessuna novità di rilievo è emersa invece in relazione alla contesa con Vivendi e l'AD Pier Silvio Berlusconi ha fatto sapere di non aver alcun contatto con il gruppo francese. Il manager però non chiude del tutto la porta, dicendosi aperto a qualunque proposta che crei valore e abbia senso industriale, pur precisando che dopo quanto accaduto fino ad ora c'è un po' di scetticismo.

Analisi e commenti delle banche d'affari

Per gli analisti di Equita SIM è positivo l'obiettivo di Mediaset di ridurre le perdite nella pay-tv, ma anche il focus sul cross-selling per migliorare la quota della pubblicità e sulle efficienze. A detta della SIM milanese c'è spazio per alzare il target e le stime dal 2018-2020, mentre sullo scorso anno e su quello corrente incideranno ancora le perdite della pay-tv.
A detta degli analisti permane l'appeal legato alla proposta di Vivendi per valorizzare Mediaset, su cui però Equita SIM mantiene una view cauta con una raccomandazione "hold" e un prezzo obiettivo a 3,7 euro.

La stessa strategia viene suggerita da Jefferies che però ha alzato il target price da 2,46 a 4,3 euro. Gli analisti parlano di target ambiziosi con riferimento a quelli presentati dal gruppo, convinti in ogni caso che probabilmente il focus degli investitori sarà incentrato sulla risoluzione della disputa con Vivendi.

Cauta anche Banca Akros che su Mediaset mantiene invariato il rating "hold", con un fair value rivisto da 3,5 a 4 euro. In relazione alla presentazione strategica di ieri, gli analisti credono che un potenziale rilevante impatto sulle stime 2019-2020 dipenda dagli scenari ipotizzati su Mediaset Premium.

La medesima raccomandazione "neutral" viene espressa da Mediobanca Securities che mantiene invariato il prezzo obiettivo a 4,09 euro. Per gli analisti il principale punto emerso dalla presentazione di ieri è la revisione strategica del business della pay-tv che implica una evidente riduzione del profilo di rischio di Mediaset.

UBS (Londra: 0QNR.L - notizie) boccia il titolo

Infine, una bocciatura per il titolo è arrivata da UBS che ha cambiato il rating da "neutral" a "sell", con un target price alzato da 3,5 a 3,7 euro. La banca elvetica parla di una strategia ambiziosa per Mediaset, alla luce della quale gli analisti hanno rivisto al rialzo le stime sull'utile per azione riferite al periodo 2017-2020 nell'ordine dell'11%-60%.

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