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Mediaset, Pier Silvio Berlusconi apre su fusione Ei Towers-RaiWay e con Sky non "c'è niente"

MILANO (Reuters) - Fra Mediaset e Sky non ci sono trattative in corso per una eventuale cessione della pay Tv Premium al rivale inglese, mentre nel contenzioso con Vivendi non ci sono novità in attesa della prima udienza del Tribunale di Milano sulla causa civile per la richiesta di risarcimento dei danni il prossimo 21 marzo.

Quanto a una fusione fra la controllata delle torri di Mediaset Ei Towers e Rai Way il Biscione "è disponibile anche a essere in minoranza" in una eventuale offerta della controllata della Rai, ma, anche in questo caso, "non c'è nulla di concreto".

Pier Silvio Berlusconi, AD e vicepresidente di Mediaset, parla a tutto campo in occasione della presentazione del nuovo polo delle radio dopo l'acquisizione di Radio 105, Virgin radio e R101 l'anno scorso e un investimento di 130 milioni.

I temi di discussione sono sempre gli stessi: come andrà a fine il contenzioso con il colosso dei media francese che, lo scorso luglio, ha deciso di non volere più Premium e ha poi iniziato una scalata al gruppo italiano che lo ha portato a ridosso della soglia d'Opa del 30% del capitale. "Con Vivendi banalmente non sta andando. Abbiamo a che fare con qualcuno che ha rotto un contratto binding molto importante per Mediaset e per Vivendi. Riteniamo che Mediaset debba essere risarcita per i danni gravissimi che gli sono stati fatti. Abbiamo chiesto oltre 1,5 miliardi di danni fra noi e Fininvest", ha sottolineato Berlusconi.

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L'AD del Biscione è scettico su accordi di altra natura con Vivendi e "comunque non sono arrivate altre proposte concrete che difficilmente saranno accettate". Quale potrebbe essere la soluzione?, gli è stato chiesto. "La devono trovare loro. La soluzione c'era ed era la migliore di tutti, ci hanno creato un danno enorme nel bilancio di quest'anno", ha sottolineato.

Oltre all'inchiesta civile, la procura di Milano ha avviato un'inchiesta penale per presunto aggiotaggio sull'acquisto delle azioni Mediaset da parte di Vivendi lo scorso dicembre -- e per questo sono indagati il presidente e l'AD della società francese, rispettivamente Vincent Bolloré e Arnaud De Puyfontaine -- mentre anche l'Agcom ha avviato un'istruttoria, essendo Vivendi anche azionista di riferimento di Telecon Italia. "Sull'inchiesta penale in corso mi sembra giusto non dire nulla e mi fermo qui sui commenti", ha detto ancora Berlusconi che non ritiene ci siano preoccupazioni anche per l'azionista di controllo Fininvest "con una quota di maggioranza piuttosto solida, potendo crescere di un altro 5% ogni anno".

Quanto alle ricorrenti voci di una vendita di Premium a Sky, Pier Silvio Berlusconi è stato lapidario: "Non c'è niente di vero...non ci sono trattative concrete".

Infine il capitolo Ei Towers-Rai Way, ritornato in auge dopo le indiscrezioni che questa volta vedono la controllata Rai nel ruolo di "predatore" dopo il tentativo di Ei Towers fallito nel 2014: "Siamo così tanto convinti di quanto sia strategico unire le forze per le due aziende e per il sistema Paese che avevamo lanciato un'Opas. La stessa cosa vale oggi, anche se fosse il contrario. E' una cosa che ci piace, è la strategia giusta. Siamo disposti, come lo eravamo allora, a essere soci di minoranza", ha detto Berlusconi.

Anche se poi ha tagliato corto su eventuali trattative in corso: "Colloqui ci sono stati, ma non c'è nulla di concreto in essere oggi".

(Giancarlo Navach)