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Mediaset-Vivendi, no disimpegno Berlusconi né patti per scambio consiglieri

COLOGNO (Reuters) - L'AD di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, ha ribadito che l'accordo con Vivendi, che prevede la cessione di Premium ai francesi e lo scambio azionario del 3,5% fra le due aziende, non è il primo passo per un disimpegno della famiglia Berlusconi dall'editoria. Inoltre è stato evidenziato che l'accordo non prevede alcun patto per consentire l'ingresso di consiglieri delle due società nei rispettivi Cda.

"La risposta è assolutamente no. L'accordo con Vivendi è il segno di una volontà di continuare a investire e di costruire qualcosa, possibilmente ancora più grande", ha risposto Berlusconi alla domanda di un socio circa un eventuale disimpegno della famiglia.

"La voglia della mia famiglia di restare nel campo dell'editoria e nella carta stampata è assoluta", ha aggiunto.

Il presidente, Federico Confalonieri, ha poi sottolineato che "non esiste alcun patto per l'ingresso di consiglieri nei rispettivi Cda Vivendi e Mediaset".

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Confalonieri ha detto in apertura di assemblea che l'accordo con Vivendi "è stato voluto da Pier Silvio. La grande alleanza era nella logica, ma bisognava farla. Il diavolo era nei dettagli e ce n'erano infiniti, quindi, onere e merito per quanto è stato realizzato".

(Giancarlo Navach)

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