Mediobanca punta a leadership wealth, 3,7 mld tra cedole, buyback in 3 anni
MILANO (Reuters) - Mediobanca punta sul wealth management nei prossimi tre anni e promette di distribuire ai suoi azionisti fino a 3,7 miliardi di euro tra dividendi e buyback, nel nuovo piano 2023-26 presentato oggi.
Con un Cet1 visto sopra il 14,5% la banca ha spazio per la crescita esterna fatta soprattutto tramite acquisizioni incrementali ma non esclude di valutare grossi deal nel wealth management che siano interessanti dal punto di vista delle commissioni e con basso assorbimento di capitale.
"Ciò non significa distogliere l'attenzione dagli altri business, ma fra tre anni Mediobanca deve essere identificata ancora di più come banca wealth management rispetto a oggi", ha detto il Ceo Alberto Nagel presentando il piano alla stampa.
E su possibili grandi acquisizioni non ha escluso la cessione, anche totale, della quota del 13% in Generali, qualora fosse richiesto anche se sul tavolo non c'è nulla e la strategia è quella di tenere la partecipazione per il suo contributo a utili e ricavi.
Nel nuovo piano l'istituto vede un incremento della remunerazione degli azionisti del 70% rispetto al piano precedente che termina a giugno. Con un cash payout confermato al 70% verranno distribuiti sotto forma di dividendi 2,7 miliardi, mentre 1 miliardo riguarda il riacquisto e la cancellazione di azioni proprie nel triennio con un 20-25% già a partire da ottobre 2023. Verrà introdotto l'interim dividend con acconto a maggio.
Il piano prevede una crescita media annua dei ricavi del 6% a 3,8 miliardi e del 15% per l'utile per azione (Eps) a 1,8 euro.
Il segmento wealth management, che Mediobanca ha lanciato nel 2016 e nel quale punta a essere operatore leader, diventerà il secondo contributore del gruppo per ricavi e il primo come commissioni. Il totale delle attività finanziarie (Tfa) è atteso salire a 115 miliardi con ricavi che supereranno 1 miliardo di euro, mentre è previsto un flusso di raccolta netta di 10 miliardi ogni anno.
Nell'ambito della spinta al wealth management verrà anche completato il riposizionamento di CheBanca! con il rebranding in Mediobanca Premier.
Nel segmento Corporate & Investment Banking (Cib) verrà posta attenzione particolare allo sviluppo di attività a basso assorbimento di capitale come l'advisory che rappresenterà i due terzi delle commissioni e alla crescita dei volumi con un capitale allocato che scenderà a non oltre un terzo del totale contro il 50% del 2016, data di inizio del piano precedente. Sono attesi ricavi in crescita media annua dell'11% a 0,9 miliardi.
Ricavi attesi a 1,3 miliardi (+5%) per il segmento Consumer Finance, primo motore del gruppo in termini di margine di interesse.
(Gianluca Semeraro, editing Andrea Mandalà, Stefano Bernabei)