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Meglio aspettare per lo shopping: quando agire e su quali titoli

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Angelo Ciavarella, Head of Global Markets, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Gli indici azionari americani continuano ad aggiornare i loro massimi storici, mentre a Piazza Affari il Ftse Mib non è riuscito a posizionarsi per ora al di sopra dei 23.000 punti. Quali le sue attese nel breve?

Il trend dei mercati azionari si conferma ancora decisamente long, ma personalmente non acquisterei ai prezzi attuali, preferendo attendere un ritracciamento, anche abbastanza importante, prima di intervenire.
Da notare che l'indice S&P500 non ha mai stornato più del 5% da marzo 2016 e quindi è da un anno e mezzo che le quotazioni non sono mai scese di oltre il 5% da un massimo relativo segnato di volta in volta.

Ora potrebbe essere che ciò accada, considerando che l'area dei 2.600 rappresenta un ostacolo anche numerico abbastanza importante e questa soglia potrebbe frenare i corsi azionari.
A Piazza Affari il Ftse Mib si è spinto sopra i massimi precedenti a 22.860/22.900, ma è salito solo di circa l'1% dopo l'intervento di Draghi.

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Il CAPE di Shiller, che misura il rapporto prezzo-utili aggiustato per l'inflazione, è arrivato a quota 32-33, oltre il doppio della media storica pari a 16,5. Il CAPE ha superato i 33 solo nel 1929 e nel 2000 e ora siamo alla terza volta nella sua storia e tanto basta per capire quanto possa essere pericolosa la situazione.
In America quindi al momento non comprerei e in caso di storni dell'azionario entrerei sulle Borse europee che sono però storicamente più volatili. Sull'equity del Vecchio Continente sono sempre compratore, ma aspetterei uno storno che potrebbe partire dall'America.

Focalizzando lo sguardo su Piazza Affari, notiamo che il Ftse Mib non ha avuto particolare forza dopo la rottura dei precedenti massimi dell'anno, spingendosi non oltre i 23.100 punti.
La situazione dei bancari continua a pesare sul nostro mercato, basti pensare a quanto sta accadendo a Credito Valtellinese. Resta il nodo chiave dei non performing loans, anche se lo scenario complessivo a livello macro resta positivo.

I prezzi attuali a mio avviso sono un po' cari anche per il mercato italiano, ma nulla esclude che a dicembre il Ftse Mib vada a segnare nuovi massimi dell'anno, complice anche la chiusura dei bilanci dei fondi.
Per la fine del 2017 non escludo quindi ulteriori rialzi, ma nel brevissimo sarei cauto perchè non mi aspetto grandi salite. Meglio attendere uno storno in area 22.500/22.200 dove si potrà valutare l'apertura di nuove posizioni long.

Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) stanno riuscendo a difendersi meglio di altri bancari in queste giornate. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Anche per Intesa Sanpaolo suggerisco di attendere uno storno più o meno importante prima di acquistare e guarderei in particolare all'area dei 2,6/2,5 euro, come soglia interessante per nuovi ingressi long.

Unicredit si sta mantenendo a galla ma è abbastanza distante dai massimi dell'anno. Anche in questo caso attenderei prima di intervenire, valutando acquisti in area 15,2/15 euro.

Come valuta i recenti movimenti di Snam (Amsterdam: QE6.AS - notizie) ed Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) ? Valuterebbe un acquisto di questi due titoli in ottica difensiva?

Il settore energetico sta vivendo una fase di ripresa in generale, anche perchè i prezzi delle commodities stanno risalendo la china e questo inevitabilmente ha delle ricadute positive anche per i due titoli da lei citati che sono di fatto fornitori di commodities.

Snam ha rotto i massimi precedenti e ora sta accelerando: il titolo potrebbe spingersi in avanti anche fino alla soglia dei 5 euro. Un acquisto di Snam può essere realizzato anche subito con target appunto a 5 euro e stop a 4,2 euro.

Anche Enel è senza dubbio ben comprato e non più tardi di ieri è arrivato ad aggiornare i massimi dell'anno ad un passo dai 5,5 euro. Per questo titolo vedo un possibile target a 5,8 euro, suggerendo di fissare uno stop loss in area 5,2 euro a chi volesse intervenire al rialzo ora su Enel.

Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) si sta spingendo in direzione dei 4 euro, beneficiando del rialzo dei prezzi del petrolio. Ritiene sia troppo tardi per acquistare il titolo ora?

Nelle interviste precedenti avevamo già segnalato un quadro in progressivo miglioramento per Saipem che continua a trarre vantaggio dall'ascesa delle quotazioni dell'oro nero.
Per il titolo vedo ora un possibile target di breve a 4,2/4,3 euro, e a mio avviso un acquisto potrebbe essere realizzato anche in ottica di cassettista, visto che Saipem potrebbe performare molto bene nel medio e lungo periodo.

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