Mercati azionari. Analisi intraday della giornata
MERCATI AZIONARI
La distribuzione dei flussi è in questo momento rialzista nella curva americana, rating +2, e ribassista nella curva europea, rating -2. Si avvicina il referendum costituzionale italiano, che in caso di vittoria del NO porterà effetti molto negativi sui mercati azionari, soprattutto su quello italiano. Non è vero ciò che dicono i media che la vittoria del NO è già nei prezzi, per il semplice fatto che l'esito del referendum è ancora molto incerto. Gli ultimi gossip di ieri davano un recupero del fronte del SI', e le prime congetture sul voto degli italiani all'estero, che sarà nettamente a favore del SI': i mercati hanno reagito con un movimento rialzista. Personalmente, per i dati in mio possesso, ritengo che vincerà il NO, e gli effetti di una vittoria del NO danno forma alla struttura operativa delineata per questa fase, che tradiamo in questo report da una settimana, che traderemo oggi e nella prossima settimana. Il 23 novembre abbiamo aperto una prima posizione tattica short sul FIB a 16.310, ora in perdita, che manteniamo. Non solo la manteniamo ma anzi, secondo il piano di trading appena esposto, su determinati livelli e/o tempi la incrementeremo.
EURO-DOLLARO
Correlazione inversa EUR-USD / mercati azionari. Di (KSE: 003160.KS - notizie) sicuro la tendenza di medio è ribassista. Il dollaro ha motivi per rafforzarsi (rialzo dei tassi, prosecuzione della ripresa economica), mentre l'euro ha motivi per indebolirsi (stagnazione economica, referendum italiano). EUR-USD è avviato alla parità entro giugno-settembre 2017. In questo momento però la tendenza di breve è rialzista, e noi ci concentriamo su altri fronti.
CRUDE OIL
A fine novembre ci sarà la riunione dell'OPEC che verosimilmente ratificherà la diminuzione di produzione dai 33,5 a 32,5 milioni di barili al giorno. Non è detto che l'accordo trovato in settembre sarà mantenuto, ma nel frattempo il prezzo dovrebbe salire, proprio scontando la possibilità di accordo e il migliorato quadro generale. Sul gossip dei giorni scorsi, che parlava di un'OPEC fiduciosa di raggiungere l'accordo, c'è stata una forte presa di beneficio (di tipo "sell on news") e abbiamo chiuso le due posizioni long in trailing stop e in buon guadagno. Il 23 novembre abbiamo riaperto una posizione long, che manteniamo.
REFERENDUM
Avvicinandoci alla data per il voto, alcuni movimenti dei prezzi cominciano a considerare quello che ora è il focus dei mercati, ovvero il referendum costituzionale italiano. I sondaggi ufficiali più accreditati danno in vantaggio il NO con il 53% e il SI' al 47%. E' stato fatto un sondaggio non ufficiale su Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) , forse meno formale ma più aderente alla realtà: il NO è in vantaggio con il 78%. Una vittoria del NO farebbe scendere i mercati azionari: per quello italiano sarebbe un crollo, per gli altri una discesa poi recuperata. Da lì in avanti il mercato italiano sottoperformerà i mercati azionari: nelle discese perderà di più, nelle salite guadagnerà di meno.
ANALISI DEL VALORE E DEL RISCHIO
Con l'elezione alla Casa Bianca di Donald Trump il rischio geopolitico è percepito in forte calo.
Questo nuovo scenario, lasciando invariata o leggermente migliorata la percezione della crescita degli utili U, ha compresso la percezione del rischio R. Una dimostrazione implicita è stato il crollo repentino dell'oro. Aumenta così il valore della frazione che rappresenta ogni rata di utile futuro delle aziende. L'impatto nel medio termine è dunque rialzista per i mercati azionari.
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