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Mercati Cripto e Mercati Tradizionali a confronto, in questa fase incerta

Cosa succede nei mercati di tutto il mondo? E cosa succede ai metalli preziosi come l’oro? Perché anche le criptovalute continuano a crollare con il bitcoin che in una settimana ha perso circa il 13%?

Tutta colpa del nuovo coronavirus, si dirà, che ha letteralmente fatto saltare ogni regola di mercato.

Ciò che si vede alla superficie non è probabilmente tutto e bisognerebbe invece sgomberare la mente dal Sars-CoV-2 e lasciarsi guidare un po’ più da uno sguardo sereno che sa vedere più in profondità.

The Block Crypto riporta alcuni dati di cui è venuto in possesso e che riguardano le raccomandazioni fornite da Goldman Sachs e Citigroup ai propri clienti, per quanto riguarda i mercati tradizionali.

I mercati tradizionali correggeranno fino alla prossima estate

Secondo Goldman Sachs i mercati tradizionali correggeranno fino alla prossima estate, con l’indice S&P500 che potrebbe trovare un supporto a 2.900 punti entro i prossimi 3 mesi per poi risalire fino a 3.400 entro la fine dell’anno. Ma uno scenario più “apocalittico” vedrebbe S&P 500 trovare una resistenza vera solo a 2.450 punti.

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C’è quindi di più del solo nuovo coronavirus. Citigroup ha informato i suoi clienti che il Federal Reserve System potrebbe decidere addirittura di elevare i tassi di interesse. Anche se questo sembra improbabile con il virus che ha navigato gli oceani ed è approdato anche negli USA, meglio però tenere a mente i consigli di Citigroup: non si sa mai.

L’ordine, in poche parole, è di non comprare il ribasso nei marcati tradizionali.

Questa in sintesi la situazione nei mercati tradizionali che potrebbero quindi restare incerti e ribassisti per tutto l’anno. Non certo lo scenario che ci si attendeva, ma questo è.

E le criptovalute?

Per quanto riguarda le criptovalute non sembra che l’emergenza sanitaria, ormai mondiale (l’OMS ha elevato il rischio contagio mondiale a molto alto), abbia suscitato particolare interesse in questo mercato.

Un’altra lettura ci potrebbe far notare, però, che il prezzo del bitcoin ha seguito esattamente l’andamento del prezzo dell’oro nell’ultimo periodo, prima con un rialzo e poi con un crollo.

Entrambi sono considerati beni rifugio, ma sull’oro si è poi scatenato l’appetito di quanti volevano trarre un profitto immediato dal repentino aumento ed hanno venduto in attesa di un ulteriore rialzo.

Questo quello che bisogna attendersi anche dal mercato delle criptovalute? E cioè che le vendite dell’ultima settimana siano state solo frutto di una fase di raccolta di profitti in attesa di un nuovo rialzo?

I retail stanno comprando il ribasso

Ebbene sempre The Block Crypto ha indagato il settore delle criptovalute e secondo l’analisi effettuata gli investitori retail starebbero comprando il ribasso.

Il magazine di settore online lo ha chiesto a Kraken ottenendo solo una risposta parziale: “è atipico vedere nuovi acquirenti al dettaglio che si precipitano durante i movimenti al ribasso dei prezzi”. I nuovi appunto, ma i più smaliziati e i crypto trader esperti?

Sia Kraken che Coinbase hanno aumentato il loro volume di scambi, questa è l’informazione che riferisce The Block Crypto. Insomma qualcosa bolle in pentola e le conferme giungerebbero da Michael Moro, a.d. di Genesis Global Trading, il quale al magazine ha rivelato che i loro clienti al dettaglio sono molto più rialzisti degli istituzionali.

Concludendo

In sintesi, gli istituzionali ci vanno cauti sia sul mercato tradizionale che su quello delle criptovalute e vogliono capire meglio la situazione. I clienti al dettaglio del settore cripto scalpitano e acquistano il ribasso in attesa del prossimo forte rialzo.

Chi ha ragione? Sulle criptovalute sicuramente tutti e due, conosciamo la volatilità, ne siamo ormai assuefatti.

This article was originally posted on FX Empire

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