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Mercati verso la neutralità. Ecco come guadagnare anche così

L’attuale impostazione grafica dell’indice Ftse MIB evidenzia una fase prossima alla neutralità, ma nonostante ciò è plausibile impostare una serie di strategie di brevissimo periodo su alcuni titoli. Questa la prima sentenza della view di Stefano Masa sul Ftse Mib.

Dopo il caso dela mancata formazione di un governo i Germania e la paura di un vuoto politico nel cuore dell'Europa, è possibile fare una panoramica generale internazionale?

I mercati azionari internazionali hanno complessivamente archiviato la trascorsa ottava con un saldo finale positivo. Mentre in Usa la disputa tra l’amministrazione Trump (per il tramite del Dipartimento della Giustizia) ed i due colossi AT&T (Sao Paolo: ATTB34.SA - notizie) e Time Warner (Francoforte: A0RGAY - notizie) si consumerà nelle aule di tribunale, in Europa si respira un clima di velata incertezza a seguito dell’attuale situazione di stallo post elezioni in Germania: la formazione di governo non è stata annunciata e la possibilità – da parte di Angela Merkel – di costruire una nuova coalizione non sembra essere concreta nell’arco di pochi giorni. Dopo dodici anni di governo, la cancelliera – nonostante l’improponibile voglia di ritorno al voto – appare indebolita sul fronte della negoziazione con i diversi partiti. In molti si aspettano che, in caso di nuove elezioni, l’ex premier si faccia da parte. Superato il vuoto politico tedesco, ci si aspetta di conoscere la nuova coalizione (anche basata su ampie intese) che possa ridiventare un attore forte (e soprattutto stabile) in vista dei prossimi – ed imminenti – tavoli operativi che si profilano nel corso del 2018. La figura di Angela Merkel è senza dubbio importante e significativa per l’intera platea finanziaria ma la sua leadership appare vacillare: una situazione che stride rispetto al carisma diplomatico rappresentato nei trascorsi mandati.

Tra i singoli temi accaduti nel corso della settimana trascorsa quali sarebbero le eventuali situazioni di rilievo?

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Sempre sul fronte europeo, sembra ormai certo che qualcosa si muoverà in vista dei prossimi termini in scadenza sul tema delle consultazioni sull’Addendum proposto lo scorso 4 ottobre dal Presidente del Ssn Daniele Nouy. Il richiamo sugli NPL già in carico (e non solo quelli di nuova contabilizzazione) è un passaggio senza ombra di dubbio sensato: molti di questi – già “archiviati” nei bilanci – potrebbero avere potenziali ripercussioni nel corso dei prossimi anni così come – un altro tema che non sembra essere all’ordine del giorno delle principali agende – quello legato al delicato ruolo dei derivati presenti all’interno del sistema. Personalmente avrei affrontato di pari passo i due argomenti anche perché – spesso accade – che l’uno sia legato all’altro. Posticipare anche di solo qualche mese il “dossier derivati” è un azzardo che – prima o poi – il mercato subirà direttamente. L’ammontare complessivo in circolazione è senza dubbio maggiormente significativo rispetto a quello degli NPL: ogni tardivo intervento non potrà ammettere giustificazioni.

Prospettive per il FTSE MIB?

L’attuale impostazione grafica dell’indice Ftse MIB evidenzia una fase prossima alla neutralità: il temuto supporto - precedentemente individuato - in corrispondenza di soglia 22.879,70 punti non ha retto alle forze ribassiste e ha di fatto contribuito – mediante la sua rottura al ribasso – a portare i prezzi prima verso quota 22.367,50 (target evidenziato nel corso dell’ultimo intervento) per finire sotto i 22.000 punti. Un ritracciamento fisiologico dopo i recenti allunghi che hanno portato il nostro indice in area 23.000 punti.

La dinamica dei recenti scambi favorisce un posizionamento flat sul mercato fino a quando gli scambi non torneranno a quotare sopra livelli prossimi a 22.593,30. Di (KSE: 003160.KS - notizie) certo, per poter affrontare una robusta azione rialzista, i prezzi dovranno rientrare nella parte inferiore del Raff Regression Channel (22.874 punti). Anche dalla configurazione algoritmica si può riscontrare un chiaro orientamento al ribasso per i principali lagging indicators mentre si possono osservare “stati di neutralità diffusa” sui più reattivi leading indicators. Per la prossima ottava suggerirei di valutare solo un’operatività finalizzata all’intraday mediante la più concreta (e gestibile) tecnica dei pivot point daily (calcolo con la formula classica): una logica di stop & reverse in prossimità dei PP di 2° livello potrebbe essere favorevole.

Titoli da monitorare

Nonostante l’intonazione del mercato sia orientata alla neutralità, è plausibile impostare una serie di strategie di brevissimo periodo su alcuni titoli che appaiono prossimi a potenziali sviluppi rialzisti. Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) , in caso di superamento della propria resistenza a 27,45 € vedrebbe i propri corsi arrivare sopra area 27,85 €. Il titolo Campari (Milano: CPR.MI - notizie) vedrebbe una potenziale rivalutazione in caso di prossimità ai 6,51 € con target a 6,665 €. 11,50 € è il valore corrispondente al primo obiettivo rialzista per CNH Industrial: un ordine di acquisto è plausibile nel corso della prima seduta della settimana a condizione che i prezzi non ritornino sotto area 11,00 € dopo le ore 16:30. Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) sconta il recente gap down: qualora i corsi superassero 9,55 € (obiettivo a 9,735 €) si potrebbe assistere ad un intensificarsi di ordini di acquisto soprattutto dettati da trading system automatici.

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