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Mercatini dell'usato: hai mai pensato che frequentarli possa diventare un'abitudine eco?

Photo credit: wagnerokasaki - Getty Images
Photo credit: wagnerokasaki - Getty Images

Hai bisogno di più spazio nella tua casa? Sei alla ricerca dell’oggetto che non sei mai riuscite a trovare o più semplicemente vuoi contribuire alla salvaguardia dell’ambiente? Allora i mercatini dell’usato fanno sicuramente al caso tuo. In Italia sono innumerevoli questi mercatini, così come sono in grande espansione i siti internet e le app di compravendita dell’usato. Dall’abbigliamento all’oggettistica, passando per l’elettronica, i siti – fisici e non – per cercare le cose che ti piacciono o per vendere quelle che non ti servono più sono tanti e facili da trovare. Così, seduta comodamente sul tuo divano, o facendo quattro passi nella tua città, sarà semplice vendere o comprare qualsiasi oggetto che vorrai. Allora, andiamo alla scoperta dei migliori luoghi di compravendita dell’usato, delle loro caratteristiche e peculiarità, e sciolto ogni dubbio sarai pronte a fare nuovi affari!

Come funzionano i mercatini dell’usato

I mercatini dell’usato si possono trovare tutti i giorni o periodicamente nella tua città, e in ogni momento nel variegato mondo di internet. Parlando di mercatini fisici, tra i più affermati c’è sicuramente quello di Mercatino S.r.l., fondato nel lontano 1995 e divenuto un modello di franchising che oggi conta decine di punti vendita in tutta Italia. Sul sito mercatinousato.com si possono trovare oltre 200 mila articoli (acquistabili anche online) che vanno dall’abbigliamento allo sport, passando per l’arredamento, prodotti per bambini, casa, cucina, elettronica, giardinaggio, libri, musica e film. Come si legge sul sito, la politica di questa azienda è molto improntata alla responsabilità ambientale “che sta fortemente contribuendo all’evoluzione di una sensibilizzazione globale del riutilizzo degli oggetti”. Nei punti vendita Mercatino l’esposizione dei vostri oggetti è completamente gratuita e permette di incassare il rimborso a vendita avvenuta attraverso il classico sistema di conto vendita. Per ridare vita a ogni oggetto, trovare quello più raro e sostenere l’ambiente, i negozi e mercatini dell’usato sono la scelta migliore, che in Italia si sta fortunatamente espandendo (mercatiniditalia.it).

Photo credit: Lucas Schifres - Getty Images
Photo credit: Lucas Schifres - Getty Images

I migliori siti per la vendita di abbigliamento usato

Il tuo guardaroba ha bisogno di spazio? Vuoi vendere vecchi vestiti che non metti più e acquistarne altri per il cambio di stagione? Sono tanti i siti che danno la possibilità di comprare e vendere abbigliamento usato e che sicuramente vi piaceranno: dal sempreverde ebay.it fino al più recente vinted.it, piattaforma che sta riscuotendo molto successo (soprattutto tra gli under 30) per la compravendita di vestiti e accessori di seconda mano. Altre app e siti validi per acquistare o vendere vestiti e accessori usati sono poi Kijiji.it (consociata di ebay), Subito.it, Depop.com, Facebook Marketplace (tramite iscrizione al popolare social) e Vestiaire Collective, quest’ultimo riservato all’abbigliamento di brand di lusso per chi è alla ricerca di articoli fashion a prezzi più competitivi. Se la maggior parte delle inserzioni su queste piattaforme è gratuita, chi vuole può valorizzare maggiormente il suo annuncio mettendolo, come nel caso di Subito, “in vetrina” a un costo che dipenderà dalla durata della sua posizione “privilegiata” (ad esempio 4.90 euro per 7 giorni o 13.90 euro per un mese). Per quanto riguarda invece Vestiaire Collective, sito di punta per la compravendita di abbigliamento delle grandi marche, la vendita è soggetta a una commissione: per gli articoli fino a 150 euro è fissata a 15 euro, mentre per gli altri prezzi viene calcolata tra il 15 e il 25% del prezzo di vendita.

I migliori siti per la vendita di elettronica

Se vuoi vendere la vostra tv o acquistare il cellulare nuovo, ma durante la settimana non riesci mai a occupartene, non preoccuparti, il web è pieno di tante occasioni a portata di clic per la compravendita di elettronica. Oltre ai più popolari e già citati Ebay, Subito e Kijiji, esistono diverse piattaforme affidabili per vendere o comprare i vostri articoli elettronici. Tra queste c’è sicuramente reBuy.it, leader europeo nel mercato dei prodotti elettronici di seconda mano che offre ai propri clienti “un modo rapido, sicuro e semplice per dare nuova vita a telefoni cellulari, console di gioco, indossabili, fotocamere, cuffie e macbook in cambio di pagamenti”. Con più di dieci anni di esperienza nel mercato dei dispositivi ricondizionati, reBuy può riparare i prodotti per introdurli nuovamente nei diversi canali di distribuzione arrivando a vendere prodotti quasi come nuovi sul proprio sito. I vantaggi di reBuy? Il venditore non ha bisogno di descrivere o mandare foto del prodotto per venderlo, il pagamento viene effettuato in soli due giorni dal ricevimento del pacco (che è sempre assicurato) e non ci sono commissioni sulla futura vendita. Insomma, una piattaforma di grande affidabilità per vendere e comprare tantissimi articoli e accessori elettronici!

Photo credit: Charday Penn - Getty Images
Photo credit: Charday Penn - Getty Images

Come partecipare ai mercatini dell’usato

Spesso ci ritroviamo la casa piena di oggetti che non usiamo più, tra acquisti di vecchia data e poco utili di cui non vediamo l’ora di liberarci. Venderli è l’unica soluzione per dar loro nuova vita e farci anche un guadagno. Così, perché non occuparsene direttamente partecipando ai mercatini dell’usato della propria zona? Senza partita iva potrebbe essere difficile, penserai tu, ma la soluzione c’è. Ogni categoria, così come ogni Comune, ha un suo regolamento a riguardo, ma chi vuole vendere prodotti di artigianato, hobbistica e manufatti non deve necessariamente essere in possesso di partita iva. Per prima cosa, rivolgiti al tuo Comune e al relativo sportello del commercio che ti rilascerà l’autorizzazione previa richiesta (che solitamente va inoltrata 30 giorni prima del giorno di vendita). La partecipazione ai mercatini dell’usato come rivenditori non è mai del tutto gratuita: se non è il Comune a richiedere una tassa per il suolo pubblico, spesso sono le associazioni organizzatrici degli eventi (di solito associazioni turistiche e Pro Loco) ad avvalersi di una procedura a percentuale sul guadagno derivato dalla vendita dei propri oggetti.