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Il mercato è entrato in correzione: i titoli da evitare ora

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, analista tecnico indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione di Piazza Affari e sulle strategie da seguire per diversi titoli. Pietro Paciello è autore del libro appena pubblicato TRADING PLAN. Per info clicca qui

L'indice Ftse Mib è sceso anche al di sotto dei 22.400/22.350 punti da lei segnalati nell'ultima intervista. Come cambia ora lo scenario del mercato alla luce di quanto avvenuto nelle ultime giornate?

Mantengo la mia view secondo cui il mercato ha abbandonato una sequenze virtuosa di massimi e minimi crescenti, quindi tecnicamente è entrato in correzione. e' evidente che c'è stato un forte ipervenduto perchè siamo scesi per sette sedute di seguito e questo ha favorito il rimbalzo che c'è stato ieri e in parte in apertura oggi.
A questo punto per il Ftse Mib abbiamo un riferimento molto valido e mi riferisco ai 21.835 punti al ribasso, e in caso di sfondamento di tale soglia la correzione, peraltro potenzialmente più profonda, sarebbe confermata.

Al rialzo, nel tentativo attuale del mercato di riportarsi in una zona di neutralità, ipotizzo che il Ftse Mib possa ancora effettuare un pull-back, ma ribassista, quindi ribadisco che mantenere oggi posizioni long sull'azionario non è coerente con il quadro tecnico del mercato.
Mi appresto a realizzare vendite speculative in zona 22.400 se l'indice dovesse arrivare fin lì, o al contrario sarò pronto ad accentuare l'attuale posizionamento moderatamente ribassista in caso di violazione dei 21.800 punti.

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Al di sotto di questo livello il mercato a mio avviso entrerà in una correzione abbastanza profonda che poi bisognerà andare a misurare. La cosa più importante ed interessante è che abbiamo interrotto una sequenza di massimi e minimi crescenti e secondo questo approccio teorico ciò segnala l'inizio di un downtrend.

Non sono in grado di dire quanto quest'ultimo sarà profondo, ma mi sembra il momento di tirarsi fuori dal mercato e misurare le prossime reazioni. Nel breve quindi la view è negativa, giustificata dalla configurazione grafica del mercato, mentre nel lungo siamo semplicemente alla violazione del primo supporto dinamico.
La base di pericolo di Piazza Affari è molto più in basso, per cui siamo in un secondario ribassista ancora in un primario rialzista.

Guardando al settore bancario, qual è il suo giudizio in particolare su Unicredit e Intesa Sanpaolo?

E' senza dubbio giusto questo approfondimento sui bancari perchè è proprio il Ftse Mib banche che sta mancando all'appello. Anche quando c'è stata la prima fase ribassista del mercato, abbastanza cruda, ricordiamo che industriali e settori non bancari in generale avevano tenuto abbastanza bene.

Quando l'indice doveva reagire al rialzo sono mancati all'appello i bancari e tutto sommato l'andamento della giornata odierna conferma questa tendenza. Non sono sorpreso dall'arretramento dei bancari perchè la loro debolezza era strutturale e la si vedeva già da qualche giorno. Mi sembra che i finanziari in generale siano un po' il tallone d'Achille del mercato e questo avalla l'ipotesi che fino a quando non avremo un ritorno dei compratori su questo comparto, difficilmente Piazza Affari potrà tornare a performare bene.

Parlando in particolare di Unicredit vedo un supporto statico interessante in area 16 euro che è un po' l'ultimo baluardo da difendere. Parlerei di un ritorno alla positività solo in caso di superamento di area 18 euro, cosa che al momento mi pare abbastanza lontana.

Il consiglio su Unicredit è di limitare le posizioni rialziste e di aspettare nuovi segnali per entrare sulla forza, mentre per un posizionamento short sarò bene attendere la violazione di area 16 euro. Quest'ultima potrebbe generare un forte downtrend per andare a chiudere il gap storico che è rimasto aperto in area 14 euro.
In generale possiamo dire per il titolo che lo scenario è ancora in rapida evoluzione, ma non ancora compromesso del tutto.

Simile la figura tecnica di Intesa Sanpaolo che dopo aver sentito area 3 euro ha innescato una evidente correzione, rompendo il supporto in area 2,85 euro. Il titolo ha ulteriori spazi di correzione in caso di rottura del minimo di venerdì scorso che fa un po' di spartiacque.

In caso di cedimento dei 2,72 euro sarebbe lecito attendersi una chiusura del gap-up a 2,64 euro, con la possibilità di un ulteriore approfondimento ribassista verso i 2,55 euro.
Anche in questo caso mi sembra sbagliato avere posizioni rialziste almeno nel medio termine.

Come valuta la recente flessione di ENI e Saipem? Consiglierebbe di sfruttarla per nuovi acquisti?

Ho provato due giorni fa a comprare ENI sul minimo di venerdì scorso, perchè mi sembrava che ci fosse un supporto dinamico interessante. Il problema di questo titolo è che la correlazione con il petrolio in questo momento è molto forte. Negli ultimi tempi il petrolio è stato forte, ma sembra essere entrato in una fascia di ipercomprato che pare necessitare di una piccola dinamica correttiva.

Il supporto preso a riferimento per l'ingresso su ENI ha resistito poche ore quindi ho stoppato subito la posizione. Mi sembra che la correzione di questo titolo sia tutto sommato dopo il grande allungo e stante la stabilizzazione del petrolio su valori troppo alti almeno nel breve.

La proiezione sull'oro nero per me è molto più alta e si colloca in area 60/65 dollari, ma credo che questo asset abbia bisogno di digerire l'ultimo allungo.
Quando ad ENI consiglio di prestare attenzione all'area dei 13,6 euro, perchè in caso di cedimento della stessa il titolo potrebbe correggere più pesantemente. Consiglio a tutti di tirarsi fuori da ENI perchè non è molto logico al momento rimanere posizionati al rialzo.

Molto pesante l'arretramento di Saipem che sta cercando di stabilizzare in area 3,4 euro e sono diversi giorni che ci prova. Un'eventuale riuscita di questo tentativo di assestamento potrebbe essere speculativamente molto interessante.
Anche in questo caso bisogna ricordare che Saipem è stato oggetto di grande ricopertura da parte degli operatori e questo giustifica la maggior forza relativa del titolo rispetto ad ENI.

Se però il petrolio dovesse proseguire nella fase di potenziale correzione, anche Saipem scenderebbe al di sotto del supporto segnalato prima e, considerata la sua debolezza storica, potrebbe fare molto male.
C'è ancora una sequenza di massimi e minimi crescenti, ma se il titolo dovesse scendere al di sotto del bottom di venerdì scorso, diventerebbe nuovamente molto pericoloso, per cui un eventuale posizionamento long è consentito solo in ottica speculativa, a patto di essere molto rigidi e di fissare dei rigorosi stop loss sotto il minimo di venerdì scorso.

Dopo la discesa che lo accompagna da tempo, ritiene che Salvatore Ferragamo ora offra un'opportunità di acquisto?

Non mi piace per nulla il grafico di Salvatore Ferragamo che ha rotto al ribasso il supporto dinamico di medio periodo in area 22,5 euro e continua a rimanere estremamente debole. Se si dovesse ipotizzare un posizionamento al rialzo sul titolo lo farei sulla forza e solo al pieno recupero di area 23,5 euro.

Il titolo ha una chiara impostazione ribassista e a prescindere dalle ricoperture del momento la dinamica si conferma short e mi sembra che il mercato la stia interpretando in maniera corretta.
Qualora Salvatore Ferragamo dovesse spingersi oltre i 23,5 euro, potrebbe iniziare a garantire un buon margine di recupero, ma al momento siamo lontani da questo livello tecnico.

Ci sono altri temi che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Per completare l'analisi sui petroliferi fatta prima segnalo Tenaris per il quale si registra un tentativo molto bello di pull-back rialzista. Tra i petroliferi è senza dubbio il più interessante come rapporto rischio-rendimento, perchè sembra un classico pull-back rialzista in area 11,8/11,85 euro.

Chi volesse acquistare potrà farlo con un rischio molto basso perchè basterà piazzare lo stop loss sotto 11,7 euro, ma se il petrolio dovesse dare qualche segnale di recupero nel breve, Tenaris potrà fare molto bene.
Ribadisco che si tratta di un'operazione speculativa, chiaramente contro trend perchè il titolo viene da una discesa abbastanza prolungata, ma il tentativo di pull-back long è così evidente che soi può provare a sfruttarlo.

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