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Mercato affaticato: storno in vista? I titoli buoni e cattivi

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Angelo Ciavarella, Head of Global Markets, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Come valuta l'attuale situazione delle Borse e quali sono le sue previsioni in particolare a Piazza Affari?

In America gli indici azionari continuano a macinare nuovi record storici, ma su un articolo del Financial Times si legge che gli investitori sono troppo compiacenti con questi mercati.
Si parla in particolare della salita registrata dai maggiori titoli del Nasdaq (Francoforte: 813516 - notizie) , i cosiddetti "Faangs", ossia Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) , Amazon, Apple (NasdaqGS: AAPL - notizie) , Netflix (Xetra: 552484 - notizie) e Google (ora Alphabet (Xetra: ABEA.DE - notizie) ).
Anni addietro e in particolare negli anni '60 c'erano i cosiddetti "Nifty Fifty", ossia compagnie che hanno realizzato grandi profitti come Polaroid e la stessa General Electric (Euronext: GNE.NX - notizie) .

Si parla ora di una rilevante esuberanza dei mercati azionari e a mio avviso i listini americani ormai hanno uno spazio davvero ridotto per salire ancora. Il Vix ha toccato un minimo storico e siamo a livelli abbastanza "ridicoli" a mio avviso.
In Europa il Dax30 ha perso circa il 7% dai massimi storici, complice l'apprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro.
A Piazza Affari il Ftse Mib si presenta sostanzialmente sempre sugli stessi livelli anche perchè Wall Street non molla e il Dax30 scende un po' ma senza particolari affondi.

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Diverso il discorso a Piazza Affari che non ha molti titoli legati all'andamento dell'euro ed è più esposta sui bancari. Mi sembra però che la corsa dell'azionario italiano si stia un po' affaticando e non credo ci sia ancora tanta forza per salire.

Il Ftse Mib è sempre in area di massimi, ma non è riuscito a rompere con una certa convinzione l'area dei 21.600/21.700. I corsi oscillano a poca distanza da questa soglia di prezzo e se da una parte non si scende dall'altra non si sale. Sembra un po' una pausa di riflessione a Piazza Affari, dove la mia view nel breve un po' cambia, perchè sono scettico sulla possibilità che duri ancora la salita dei mercati azionari.

Per il Ftse Mib non escludo uno storno segnalando l'area dei 20.800 come un target facilmente raggiungibile. Per il momento non mi aspetto la rottura degli ultimi massimi e propendo più per una discesa dell'indice verso i 21.000/20.800 punti dove si potrebbe tornare a fare shopping.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario quali indicazioni ci può fornire per Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Banco BPM?

Ubi Banca continua a viaggiare sempre a poca distanza dagli ultimi massimi, ma sui prezzi attuali si potrebbero alleggerire un po' le posizioni in portafoglio con target ribassista a 3,6/3,5 euro.

Banco BPM ha segnato un massimo a 3,14 euro dove è stato in realtà disegnato un doppio massimo che potrebbe favorire un ritracciamento almeno fino ai 2,8/2,6 euro nel breve.
Al raggiungimento di questi livelli si potrebbero valutare nuovi acquisti per Banco BPM.

Tra i titoli del risparmio gestito Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) sta provando a riagganciare quota 19 euro, mentre FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) sembra diretto verso i 7,5 euro. Consiglierebbe di acquistare questi due titoli sui livelli attuali?

Azimut ha un target a 19,4/19,5 euro, massimo ad un anno segnato a maggio, oltre cui si sposterà l'attenzione sulla soglia dei 21 euro. Il titolo può anche raggiungere i 19,4/19,5 euro, dove personalmente liquiderei le posizioni long in attesa di tempi migliori.

FinecoBank è a poca distanza dal massimo storico segnato in area 7,6 euro due anni fa e precisamente ad agosto 2015. Il titolo ha performato molto bene se si pensa che a dicembre scorso era in area 4,8 euro, ma anche in questo caso consiglierei di liquidare le posizioni long in essere.
A mio avviso è difficile che FinecoBank possa rompere al rialzo i 7,5/7,6 euro nel breve, anche perchè la salita realizzata fino ad ora è stata notevole e ora i prezzi appaiono un po' tirati.

Fca continua a mantenersi al di sopra di area 10 euro senza tuttavia dare vita a spunti rialzisti di rilievo. Cosa può dirci di questo titolo?

Fca aveva offerto una buona occasione di acquisto in area 9,3/9,4 euro e ora potrebbe spingersi verso il massimo di febbraio/marzo scorso a 10,7/10,8 euro. Anche su questo titolo però non mi posizionerei long sui livelli attuali, preferendo sfruttare eventuali debolezza, salvo che i corsi non vadano a rompere al rialzo in chiusura di sessione la soglia dei 10,8 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Uno sguardo a Brembo che sta scendendo abbastanza dai massimi storici e ora potrebbe offrire un'occasione di acquisto in area 12,4/12,5 euro. Il titolo avrà un target almeno a 13,8/14 euro, con un interessante spazio di recupero.

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