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Mercato in attesa di un forte movimento: i titoli sotto la lente

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it .

Prosegue la fase laterale a Piazza Affari dove il Ftse Mib non è riuscito a riposizionarsi al di sopra dei 21.000 punti. Si attende ulteriori debolezza nelle prossime sedute?

Solitamente un movimento laterale abbastanza prolungato come l’attuale è seguito da un forte movimento direzionale, del quale rimaniamo in attesa, in questo afoso inizio d’estate.

Dopo la quarta settimana consecutiva di incertezza tra 21270 e 20570 circa il quadro rimane intricato e aperto a entrambe le ipotesi, avendo graficamente un giornaliero sostanzialmente laterale ribassista, un settimanale laterale rialzista e un mensile, come già visto nelle scorse due settimane, testimone esemplare di tale incerto intrigo, con il mese di aprile che richiama il ribasso e quello di maggio il rialzo.

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Nelle prossime sedute sotto 20840 (media a 12 periodi settimanale) e 20740 (minimo giornaliero dello scorso venerdì) assisteremo ad un attacco della parte bassa del movimento laterale di cui sopra, con accelerazione verso l’area 20230-20170 e la media a 200 periodi settimanale poco sopra i 19900 punti (chiusura del gap up di aprile a 19931) ed eventuale ulteriore discesa sui supporti mensili tra 19735 e 19345 circa.

Viceversa sopra 20960-21010 spazio per la parte alta del movimento laterale a 21270 punti, la cui rottura darebbe sfogo ad una ripresa del rialzo, prima verso la zona 21500-21710 e poi sui massimi dell’anno a 21829 punti.

Venerdì scorso tra i bancari Intesa Sanpaolo si è difeso dalle vendite, mentre non è riuscito a fare altrettanto Unicredit. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Intesa Sanpaolo dopo una importante fase positiva sino all'estate 2015 ha effettuato una profonda discesa, con recente nuova inversione rialzista, interrotta dall’attuale fase laterale correttiva. Sulla tenuta di 1.52 a giugno 2016 ha formato una base poco sopra 1.55 euro, con rimbalzo a 2.20-2.28 e accelerazione a 2.588 e poco sotto i 2.90 euro, con attuale discesa tra 2.52-2.63 circa. Entrare con una piccola quota sopra 2.64 euro, da accumulare a 2.58-2.52 con stop sotto 2.46 e profitto a 2.90-3.05 euro.

Unicredit dopo l’ennesimo crollo tipico del settore bancario su nuovi minimi ha costruito una base per un buon rimbalzo, caratterizzato da una serie di massimi crescenti, sino al recente doppio decrescente con attuale fase correttiva in atto.

Il titolo tra il 2015 e metà 2016 ha costituito una pavimento poco sopra 8.50 e 9.20 euro, dalla quale ha tentato una inversione percentualmente interessante, sino al top 17.24-17 euro, con presente discesa in zona 15.10-15.80 circa. Entrare con una piccola quota sopra 16 e 16.40 euro, da accumulare a 15.70 euro, stop a 15 euro e profitto a 17.80-18.70 euro.

Prima del week-end Azimut è salito in controtendenza, mentre nello stesso settore ha chiuso gli scambi in calo Banca Mediolanum. Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Azimut aspira ad entrare nel manuale delle Giovani Marmotte del Trading, grazie ad un trend perfettamente rialzista, con minimi e massimi assolutamente crescenti, seguito da un altrettanto perfetto trend ribassista di eguali caratteristiche inverse, velocemente seguito dall’attuale risalita, per altro in fase di rallentamento e difficoltà.

Il titolo dopo il galoppo da 8 a 29.80 euro ha innestato la retromarcia, con minimo poco sopra i 12.40-12.60 euro e fase di recupero a 19.57 euro, seguito dalla presente fase di incertezza tra 17.40 e 18.20 circa. Entrare con una piccola quota sopra 18.30 da accumulare a 17.40 euro, con stop sotto 16.30 euro e profitto a 20-21 euro.

Banca Mediolanum ha già da tempo invertito al rialzo il trend di medio lungo termine, anticipando i colleghi del settore, ma dopo l’ultimo massimo relativo presenta una tendenza di medio incerta, poiché caratterizzata da una serie di massimi decrescenti, come il prezzo attualmente su un importante supporto giornaliero.

Osserviamo infatti che dopo il massimo a 8.475 di maggio 2015 si sono succeduti tutti massimi inferiori a 8 euro, compreso quello attuale a 7.675 euro, seguito dall’attuale fase correttiva di breve sulla media daily a 50 periodi intorno a 7.24 circa. Entrare con una quota sopra 7.41 da accumulare a 7.10 euro, con stop sotto 6.70 e profitto a 8-8.40 euro.

STM nelle ultime sedute è sceso sui minimi degli ultimi 10 mesi, mentre Telecom Italia sembra diretto nuovamente verso area 0,8 euro. Quali indicazioni operative ci può fornire per questi due titoli?

STM dopo una forte discesa comune a tutte le borse ha costituito una base attraverso un lungo movimento laterale, con recente forte inversione rialzista addirittura verticale, con un attuale logica correzione per prese di profitto, successiva ad un perfetto doppio massimo.

Dopo cinque mesi di oscillazioni tra 4.50 e 5.75 circa, il titolo ha rotto gli indugi sopra quest’ultimo livello, accelerando prima al raddoppio verso 11-10.60 e poi in maniera verticale oltre i 14.80 con recente doppio massimo a 15.59-15.58 euro e attuale discesa verso zona 13.15-13.40 circa. Entrare con una piccola quota prudente solo sopra 14.50 euro, da accumulare a 13.60 euro, con stop sotto 13-12.40 euro e profitto a 15.80-16.70 euro.

Telecom Italia dopo una fase positiva ha effettuato una profonda correzione, seguita dalla recente fase di ripresa, caratterizzata da movimenti correttivi e pronte risalite, con attuale momento di difficoltà negativa. Infatti dopo la falsa rottura rialzista di 1.30 di ottobre 2015 è scesa in picchiata, ma sulla tenuta di 0.62 euro ha effettuato una buona ripresa, con recente massimo relativo a 0.916 euro, seguito dall’attuale ennesima correzione verso 0.815 circa. Entrare con una quota sopra 0.8430 euro, da accumulare a 0.8220 e 0.8020 euro, con stop sotto 0.7940 e profitto a 0.92-0.97 euro.

In caso di recuperi del mercato, quali sono i titoli che potrebbero fare meglio nel breve? A quali consiglia di guardare ora?

Monitoriamo con attenzione: EXOR, GENERALI, MEDIASET, SALVATORE FERRAGAMO.

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