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Mercato incastrato in trading range: occhio ai dati macro

Mercato incastrato in trading range: occhio ai dati macro

Il rialzo di ieri non ha trovato un seguito per le Borse europee che oggi sono tornate a perdere terreno, chiudendo gli scambi in calo. Il Ftse100 si è difeso meglio degli altri con un calo più contenuto dello 0,17%, mentre il Cac40 e il Dax30 sono scesi rispettivamente dello 0,7% e dello 0,78%.

Il Ftse Mib si riporta a poca distanza dai supporti

Ad avere la peggio è stata Piazza Affari che ha visto il Ftse Mib terminare gli scambi a 20.790 punti, in ribasso dell'1,01%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 21.047 e un minimo a 20.781 punti.
L'indice delle blue chips ha tentato invano anche oggi di allungare sopra i 21.000 punti, ma si è riportato subito al di sotto di questo livello, scendendo a poca distanza dai minimi segnati nella seduta di venerdì scorso in area 20.750.

Lo scenario si capovolge nuovamente visto che l'attenzione torna ora sui supporti e in particolare sull'area dei 20.600/20.550, la rottura della quale aprirà le porte a flessioni più marcate in direzione dei 20.200 punti prima e in seguito verso area 20.000, con probabile chiusura del gap-up lasciato aperto lo scorso 24 aprile a 19.930 punti.

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Con la tenuta dei 20.600/20.550 punti e ancora prima di area 20.750/20.700 si potrà confidare in un recupero che vedrà come primo target la soglia dei 21.000 punti. Al superamento di questo livello si sposterà lo sguardo sui 21.150/21.200 punti, oltrepassati i quali ci sarà spazio per un allungo in direzione di area 21.500. Sarà questo l'ultimo baluardo da abbattere prima di un test dei massimi dell'anno in area 21.800, cui si accompagneranno eventuali allunghi fino ai 22.000 punti.

Il mercato continua a rimanere imbrigliato in una fase laterale che dura ormai da tempo e fino a quando non saranno violati, al rialzo o al ribasso, gli estremi di questo trading range, non ci sarà alcuna direzionalità per il Ftse Mib.
Consigliamo quindi di rimanere alla finestra in attesa di segnali che rendano possibile un nuovo posizionamento sul mercato.

I market movers in America e in Europa

Domani in America sul fronte macro sarà reso noto l'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari, ma più rilevante sarà il dato preliminare della bilancia commerciale che a maggio dovrebbe mostrare un saldo negativo di 65,5 miliardi di dollari, in lieve recupero rispetto ai 67,14 miliardi della rilevazione precedente.

Per le scorte all'ingrosso di maggio le stime parlano di una variazione negativa dello 0,5% rispetto al rialzo dello 0,2% precedente, mentre l'indice home pending sales di maggio dovrebbe salire dell'1,1%, in recupero rispetto al calo dell'1,3% di aprile.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) pomeriggio sarà diffuso il consueto report settimanale sulle scorte strategiche di petrolio e in agenda troviamo un discorso di John Williams, presidente della Fed di San Francisco.

Sul versante societario da segnalare che prima dell'avvio degli scambi a Wall Street saranno diffusi i risultati degli ultimi tre mesi di General Mills (NYSE: GIS - notizie) e di Monsanto (Amburgo: 1132157.HM - notizie) , dai quali ci si attende un utile per azione pari rispettivamente a 0,71 e a 1,76 dollari.

In Europa si guarderà nuovamente alla Germania dove saranno resi noti i prezzi import che a maggio dovrebbero calare dello 0,5% rispetto alla contrazione dello 0,1% precedente. In Francia si conoscerà l'indice relativo alla fiducia dei consumatori che dovrebbe salire da 102 a 103 punti.
In Italia sarà difuso il dato preliminare dell'inflazione di giugno che dovrebbe attestarsi sulla parità, in recupero rispetto al calo dello 0,2% precedente.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari è in agenda un'assemblea di Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) per l'approvazione dei dati di bilancio e del piano di buy-back. Prevista anche una riunione assembleare de Il Sole 24 Ore e di Stefanel per il via libera ai dati di bilancio dell'ultimo esercizio.

Da monitorare i titoli del settore oil in vista del report sulle scorte strategiche Usa che sarà diffuso nel pomeriggio.
Da seguire l'asta dei BOT con scadenza a sei mesi che saranno offerti per un ammontare massimo pari a 6,5 miliardi di euro.

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