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Metalli Preziosi, Analisi Fondamentale Giornaliera – Powell rafforza il dollaro

Martedì l’oro ha toccato il livello più basso in un anno dopo che il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha espresso una valutazione positiva sull’economia e l’inflazione degli Stati Uniti, il che ha ampliato le aspettative che la Federal Reserve possa aumentare i tassi di interesse altre due volte nei prossimi cinque mesi. “Il Federal Open Market Committee crede per il momento che la cosa migliore sia quella di continuare a incrementare gradualmente il tasso dei fondi federali” ha detto Powell in una discussione letta dinanzi al comitato bancario del Senato. Gli investitori sono quasi sicuri che la Fed aumenterà i tassi nella riunione politica di Settembre. Powell comparirà oggi davanti al Comitato dei servizi finanziari della Camera. I mercati azionari mondiali erano per lo più più positivi ieri, compresi gli indici azionari statunitensi.

Oggi invece alle 13:15 l’oro perde lo 0,35% registrando nuovi minimi annuali e toccando i livelli di Maggio 2017; l’argento invece perde oltre un punto percentuale, scambiando a 15,46 dollari, prezzi che non si vedevano da Luglio del 2017.

L’indice del dollaro è in rialzo a 95 punti base; il biglietto verde ha sovraperformato contro le sei principali valute mondiali, contribuendo a spingere verso il basso le valute dei paesi in via di sviluppo. Lo yuan cinese si è apprestato a chiudere con il valore più basso da quasi un anno a questa parte. La sterlina è crollata dopo che l’inflazione nel Regno Unito è arrivata al di sotto delle aspettative, mentre l’IPC per la zona euro ha corrisposto le previsioni. L’indicatore delle materie prime Bloomberg è stato ulteriormente appesantito dal crollo del petrolio.

Il mercato ha sentito quel che voleva sentire

Gli investitori dell’azionario sono stati per il momento rincuorati dalle parole di Powell, che  hanno suggerito che la Fed potrebbe trasformasi da falco a colomba al primo segnale di turbolenza economica. I commercianti di valuta hanno spinto l’indice Bloomberg Dollar Spot fino allo 0,5% perché la prospettiva di tassi più alti dovrebbe continuare a trascinare gli investitori stranieri in attività denominate in dollari.

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Se l’impennata di oggi del dollaro rappresenta una nuovo punto più alto del biglietto verde, dopo una breve pausa, forse gli investitori del mercato azionario non dovrebbero essere così ottimisti. È ancora presto, ma i dazi si classificano solo all’ottavo posto della classifica nelle Conference Call di questa stagione di guadagni, secondo Bianco Research, che cita i dati compilati da FactSet. Più preoccupante è un dollaro più forte, che rende gli Stati Uniti maggiormente espansivi per i compratori stranieri. “Nonostante la costante campagna mediatica che tranquillizza tutti sui dazi, le aziende guardano al dollaro come principale ostacolo ai guadagni“, ha scritto il Presidente di Bianco Research Jim Bianco in un outlook Martedì. L’indice Bloomberg Dollar Spot è salito del 5,74% da metà aprile. Dopo i cambi, i quattro fattori successivi citati dal maggior numero di società come impatto negativo sono relativi ai costi: materie prime, trasporto, lavoro e petrolio e gas.

Previsioni

La stagione dei ribassi sembra non essere ancora finita per l’oro e l’argento che toccano nuovi minimi annui. L’oro è atteso al test di un importante supporto posto in area 1207 dollari l’oncia; l’argento invece che solitamente anticipa tutti gli altri metalli preziosi è già al test di 15,40 dollari, livello fondamentale sul quale i prezzi hanno più volte rimbalzato.

L’analisi di Stefano Bottaioli mette a paragone la situazione odierna del metallo giallo rispetto a quella di Dicembre 2015; la sua view resta quella che potremmo assistere nel breve ad un rimbalzo dei prezzi.

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This article was originally posted on FX Empire

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