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Metalli rari e minori su cui investire: i migliori per investitori

I metalli rari o anche delle volte definiti metalli minori, sono un gruppo di metalli diventati elementi strategici per le moderne industrie della metallurgia, grazie al loro impiego in settori altamente tecnologici che vanno dall’aerospazio, alla realizzazione di leghe speciali resistenti all’usura e alle alte temperature, fino alla multiforme transizione energetica.

L’impiego è in forte crescita ed espansione da almeno un decennio, tuttavia i prossimi anni e decenni potrebbero richiedere un loro impiego massiccio, trasformandoli in interessanti opportunità di guadagno per gli investitori del comparto metalli ferrosi e non ferrosi.

Scopriremo insieme, quindi, come investire in metalli rari e/o in metalli minori e quali sono quelli che nei prossimi anni e decenni mostrano le migliori chance di crescita, guidati dal forte cambiamento tecnologico a cui stiamo assistendo.

Quali sono i metalli rari e minori su cui investire

Qui ci rivolgeremo in particolare a quei metalli rari e minori per i quali esistono strumenti di investimento, non tratteremo l’insieme di questa categoria di metalli.

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Il cobalto, il litio e il molibdeno sono tre dei metalli minori di maggiore successo tra gli investitori, ed anche quelli più facilmente accessibili attraverso l’uso di futures, ETF, o investendo sulle azioni delle aziende che ne fanno l’estrazione. Numerosi sono anche gli indici che tracciano il benchmark dei mercati di ciascuno dei metalli minori sopra citati.

Il rodio è un altro dei metalli rari interessanti, ma molto meno accessibile per la carenza di strumenti finanziari dedicati. Il rodio appartiene al gruppo del platino, quest’ultimo è invece un metallo prezioso sul quale è decisamente più semplice investire.

Il nickel, invece, è un metallo su cui l’investitore troverà la possibilità di investire, anche grazie alla presenza nelle borse internazionali di società di estrazione quotate.

Investire su metalli rari e minori: previsioni di crescita nel futuro

Una corretta domanda che l’investitore si pone prima di analizzare gli strumenti finanziari dedicati ai metalli minori, è perché dovrebbe investire sui metalli rari, quali sono cioè le previsioni di crescita future.

Per dare una risposta soddisfacente e autorevole a questa domanda, utilizzeremo le analisi condotte da S&P Global Platts, società del gruppo Standard & Poor’s che si occupa di analizzare anche il comparto dei metalli.

Platts ha realizzato l’Atlante della Transizione energetica, fornendo risposte su varie materie prime e il loro utilizzo futuro, tra cui l’idrogeno, l’eolico e il solare, i metalli.

I metalli presi in considerazione dallo studio sono il litio, il cobalto, ma anche la grafite e l’alluminio, il nickel e il rame. Qui ci soffermiamo su quelli rari.

Litio

Secondo lo studio ci si attende un incremento della capacità produttiva di batterie agli ioni di litio dai 455 Gwh del 2020, ai 1.447 GWh del 2025 con un incremento CAGR del 26%. Cina ed Europa saranno i maggiori fautori di questa crescita.

Entro il 2050 il litio è atteso crescere del 539% in termini di domanda.

Scopri come investire sul litio, il metallo dell’automotive elettrico e purificazione dell’aria.

Cobalto

Il cobalto è anch’esso richiesto per la produzione delle batterie, questo settore ne utilizza la quantità maggiore annualmente prodotta. La Repubblica democratica del Congo è il principale produttore mondiale con il 60% della quota estratta.

Per il cobalto è previsto un aumento della domanda del 460% entro il 2050, rispetto alla produzione del 2019.

Per scoprire di più su come investire nel cobalto, il nuovo oro della transizione energetica, leggi la nostra guida.

Nickel

Anche il Nickel è atteso aumentare in termini di domanda dell’84% entro il 2050, e questo grazie al suo impiego crescente nella transizione energetica.

Questo incremento è dovuto ai veicoli elettrici che richiedono in media circa 7 chilogrammi di nickel in più rispetto ad un veicolo con motore a combustibili fossili.

Si noti che nel nickel si è investito poco e realizzare nuove miniere dedicate all’estrazione richiede dai 5 ai 10 anni. Tuttavia il settore dell’automotive avrà molto bisogno dei metalli necessari alla costruzione di auto elettriche proprio nei prossimi 5-10 anni. Questa situazione potrebbe far elevare non poco il prezzo del nickel.

Per ora il valore del mercato del nickel vale soltanto 35 miliardi di dollari annui, ma data la crescita della domanda il suo valore è destinato ad espandersi in modo robusto. A guidare l’espansione il settore delle batterie nickel-cobalto-alluminio.

Accanto al settore dell’energy storage, troviamo l’eolico e il geotermico tra quelli che hanno bisogno di maggiori quantità di nickel.

Come investire in metalli rari e minori

Gli strumenti finanziari che si usano per investire sui metalli rari e minori sono i futures e gli ETF.

  • Futures metalli minori: con i futures sui metalli minori l’investitore si espone direttamente sul metallo acquistandone un contratto che rappresenta fisicamente una certa quantità del metallo. Di solito i contratti futures di questi tipi di metalli sono in tonnellate, come il caso del LME Cobalt (Fastmarkets MB) futures il cui prezzo è in valuta dollaro USA e per tonnellata. Per il litio, invece, il prezzo del futures sul London metal exchange (LME) è in chilogrammi.

  • ETF metalli rari: gli exchange traded fund sono uno strumento derivato prezioso perché consentono l’esposizione non soltanto sul metallo (in questo caso), ma sull’intero comparto dei metalli minori e dei metalli rari, e sulle aziende che operano nell’estrazione. Gli ETF sono infatti legati agli indici, i quali rappresentano la media ponderata dei prezzi di società quotate attive nei metalli rari.

  • Azioni: in questo caso basta scegliere le migliori società quotate che sono attive nel mercato dei metalli rari e minori e investire su di esse.

Analizziamo nel dettaglio quest’ultima opzione, che risulta essere la più semplice e accessibile per un largo numero di investitori.

Investire sui metalli rari con le azioni

Società come la Nickel Mines Limited (NICMF), o la Cobalt Blockchain Inc. (COBCF) sono rispettivamente impegnate nei mercati del nickel e del cobalto, e in quanto società quotate in borsa, l’investitore ha la possibilità di acquistare le loro azioni e di esporsi in questo modo nei rispettivi mercati.

Le azioni sono quindi il miglior modo per iniziare a fare trading sui metalli rari e minori, perché l’accesso allo strumento finanziario è mediamente meno complesso e più facile anche da capire.

Tuttavia è indubbio che gli ETF legati agli indici del settore sono l’ideale per investire nei metalli minori e in quelli rari, offrendo una esposizione più vasta e bilanciata.

ETF dei metalli rari

Uno degli ETF dedicati ai metalli rari, è il VanEck Vectors Rare Earth/Strategic Metals ETF (REMX), con cui è possibile fare trading per esporsi con i metalli rari.

L’ETF replica il prezzo dell’indice MVIS Global Rare Earth/Strategic Metals Index (MVREMXTR), il quale tiene traccia delle performance di prezzo delle principali (e più liquide) società quotate del settore dei metalli rari. L’indice include, infatti, quelle società che traggono profitto almeno al 50% dai metalli rari o dai metalli strategici. L’indice include le società di lavorazione, i produttori, e quelle aziende che ne fanno il riciclo. L’indice copre circa il 90% dell’universo investibile dei metalli rari e strategici.

Concludendo

Trovi affascinante poter investire sui metalli rari e minori? Continua la tua ricerca leggendo la guida apposita come investire nel molibdeno.

This article was originally posted on FX Empire

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