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A Milano buoni spunti da parte di Eni e Telecom

Federal Reserve e Bce (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) sono tornate sotto i riflettori nell’ultima settimana. Le minute della riunione di settembre della banca centrale statunitense hanno mostrato una decisa spaccatura tra i membri del board, con diversi esponenti che hanno espresso perplessità sulla dinamica dell’inflazione, il cui rallentamento potrebbe rilevarsi non solo passeggero. In effetti, i dati arrivati venerdì 13 ottobre hanno evidenziato un’inflazione statunitense inferiore alle attese sia su base mensile che annua. Indicazioni poco convincenti anche dalle vendite al dettaglio, salite meno del previsto a settembre (+1,6%), che hanno contribuito al ritracciamento del dollaro ai minimi a due settimane.

In Europa invece si avvicina l’appuntamento clou del mese, il 26 ottobre, con la riunione della Bce che dovrebbe sfociare nell’annuncio del tapering. In tal senso le ultime indiscrezioni parlano di un possibile dimezzamento degli acquisti di asset a 30 miliardi di euro al mese a partire da gennaio. Intanto il presidente della Bce, Mario Draghi, ha difeso il quantitative easing, che ha contribuito ad agevolare la creazione di 7 milioni di posti di lavoro; inoltre ha ribadito che i tassi di interesse rimarranno a livelli bassi anche dopo la fine del QE.

A Piazza Affari le banche sono rimaste sotto i riflettori dopo la debolezza della precedente ottava dettata dalle indicazioni della Bce circa una nuova stretta sui crediti deteriorati. Nonostante l’emergere della possibilità di una minore rigidità delle nuove regole, il settore è rimasto sotto pressione. Tra i migliori performer della settimana spicca invece Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) sospinta dalla possibilità di un accordo con Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) sulla disputa legale relativa al mancato acquisto di Mediaset Premium da parte dei francesi.

Sprint a fine ottava per il titolo Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) sotto la spinta delle attese legate alla questione golden power che dovrebbe essere affrontata in uno dei prossimi Consigli dei ministri. Il governo dovrebbe chiedere restrizioni alla governance di Sparkle e il mercato guarda con favore alla prospettiva di uno spin-off della rete. Il Turbo Long su Telecom Italia avente codice Isin NL0012164180 scade tra due mesi (15 dicembre 2017) e risulta idoneo per chi vuole andare al rialzo sulla tlc italiana dopo la debolezza degli ultimi mesi. Il certificato propone attualmente una leva di 9,35.

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Tra i bancari settimana incolore per Intesa Sanpaolo che ha pagato la bocciatura da parte di JP Morgan e la notizia della cessione di una quota dello 0,95% del capitale da parte della Compagnia Sanpaolo. Scambi sostenuti per circa 534 mila euro sul Double Barrier Cash Collect su Intesa Sanpaolo (Isin NL0012317309 ) che scade il 3 agosto 2020. La prossima data di valutazione intermedia sarà il 5 febbraio 2018. Se a tale data Intesa Sanpaolo quoterà a un valore superiore o pari a quello iniziale (2,90 euro), l'investitore riceverà 103,15, con quindi un rendimento potenziale di oltre il 3% rispetto ai valori a cui è possibile acquistare il certificato (100 euro). Il Double Barrier Cash Collect distribuisce ogni sei mesi un premio del 3,15% se la quotazione di Intesa Sanpaolo risulta superiore al 75% del valore iniziale.

Quotazioni scese a cavallo di quota 17 euro per l’altra big bancaria Unicredit. Il Turbo Long su Unicredit avente codice Isin NL0012317044 presenta scadenza 15 dicembre 2017. Il certificato, adatto a chi vuole andare al rialzo su Unicredit, propone attualmente una leva di 10,28 con una distanza dal livello di knock out dell'8,64%.

Tra gli energetici il titolo Eni è ritornato a ridosso di quota 14 euro grazie anche alla sponda dell'aumento del prezzo del petrolio con il Wti tornato sopra i 51 dollari al barile. Il Double Cash Collect su Eni (Isin NL0012164800 ) con scadenza 11 maggio 2020 viene attualmente scambiato in area 99 euro; il Certificate offre un rendimento potenziale del 5,00% in caso di scadenza anticipata alla prossima data di osservazione prevista tra meno di un mese (9 novembre 2017); se a tale data il titolo Eni risulterà maggiore o uguale al valore iniziale (14,74 euro), distante circa 5 punti percentuali dai valori attuali, il prodotto scadrà anticipatamente e l’investitore riceverà 105 euro per certificate. Di contro, per valori inferiori allo strike, il Double Cash Collect non scadrà anticipatamente ma l’investitore riceverà un premio di 2,5 euro per certificate se Eni risulterà sopra il livello Barriera (10,318 euro).

Autore: Investimenti Bnp Paribas Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online