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Minsk sempre più implicata nella guerra all'Ucraina

Il colloquio a Minsk fra Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il presidente bielorusso Lukashenko fa temere l'ingresso nella guerra in Ucraina della Bielorussia? In realtà la cooperazine fra Mosca e Minsk è già totale e a Lukashenko è stata attribuita la sibillina frase secondo cui "se l'Ucraina vuole combattere fino alla fine, sono affari suoi, un suo diritto".

Putin non molla

Intanto Putin non accenna a mollare la presa e continuano le movimentazioni delle truppe russe di prima linea con prosecuzione delle opertazioni belliche. Le immagini propagandistiche del ministero della Difesa moscovita mostrano i coscritti in cammino verso i centri di addestramento. Fino ad oggi il consenso nazionale a quella che è stata definita operazione militare speciale è apparso elevato ma col forte controllo dei media nazionali da parte del Cremlino è difficile capire il reale consenso alla guerra.

Colonne di fume su Kramatorsk

Sebbene l'Ucraina si intesti piccole vittorie il fronte si sposta di poco mentre la Russia continua a bombardare le retrovie colpendo soprattutto le infrastrutture civili ucraine come quelle di Kramatorsk (città dell'Ucraina orientale posta nell'oblast' di Donec'k e nell'omonimo distretto, del quali è capoluogo). I combattimenti in prima linea continuano a fare morti e feriti da entrambe leparti e gli ospedali di Bakhmut sono pieni.

Un conflitto a 360 gradi

La National Crime Agency (NCA) del Regno Unito ha arrestato e rilasciato su cauzione l'oligarca russo Mikhail Fridman con l'accusa di riciclaggio di denaro, cospirazione per frodare il Ministero dell'Interno e cospirazione per falsa testimonianza. Il miliardario, nato in Ucraina, 58 anni, co-fondatore di LetterOne, una società di investimento internazionale con sede in Lussemburgo, di Alfa Group, e di Alfa-Bank, una delle più grandi banche private russe, è stato arrestato giovedì scorso nella sua residenza multimilionaria a Londra. Tra gli oligarchi russi, è stato il primo a esprimere contrarietà verso la guerra contro l'Ucraina.

Le relazioni pericolose

Per inquadrare le relazioni non sempre idilliache fra Mosca e Kiev consigliamo la lettura della bella sintesi dello studioso Orlando Miceli che inizia così:

I recenti sviluppi in Europa orientale, a partire dalle proteste in Bielorussia in occasione delle elezioni presidenziali del 2020 (vinte dal giá cinque volte presidente Aleksandr Lukašenko fra brogli e intimidazioni), alla crisi migratoria fra Bielorussia, Polonia e Lituania, fino alla guerra russo-ucraina, hanno spesso evidenziato il rapporto confidenziale e complementare fra gli apparati statali russo e bielorusso.