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Moda, Covid possibile "drammatica sveglia" per M&A - Tamagnini (Fsi)

MILANO (Reuters) - Secondo l'AD del Fondo Strategico Italiano (Fsi) la crisi innescata dalla pandemia di Covid 19 potrebbe essere un drammatico catalizzatore di operazioni di integrazione che facciano crescere dimensionalmente i brand italiani, soprattutto quelli medio-piccoli.

Maurizio Tamagnini ha spiegato al Milano Fashion Global Summit che "le dimensioni contano", più che mai in un contesto di crisi, e che le grandi aziende della moda nel mondo hanno continuato a produrre cassa in questo difficile contesto mentre quelle più piccole hanno bruciato cassa. "E' sempre più importante che dietro a un bel marchio ci sia anche la capacità aziendale di creare cashflow e sostenibilità finanziaria", ha detto.

La pandemia potrebbe allora essere "una sveglia drammatica su cui riflettere. Ma bisogna che l'interesse aziendale venga messo prima della proprietà assoluta dell'azienda", secondo Tamagnini.

Quando nel 2013 Loro Piana fu venduta a Lvmh, ha raccontato il manager, "provammo come Fsi a coinvolgere i primi 10 gruppi italiani del settore proponendo di creare una casa comune, una holding, in cui iniziare a conoscerci".

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"Il dibattito che ne derivò fu interessante ma alla fine non accadde nulla".

Ma "è ancora possibile, è sempre possibile" provare a mettere insieme le forze e far crescere aziende ancora troppo piccole.

Nel 2014, ha ricordato, i primi tre gruppi del lusso francese fatturavano 25 miliardi di euro contro i 16 delle prime 15 aziende italiane del settore. Nel 2019 i ricavi delle prime avevano raggiunto i 45 miliardi, quelli delle seconde erano saliti a 18 miliardi, con un raddoppio del differenziale negativo (-61% da -36%).

Il Fondo Strategico Italiano è un fondo di private equity partecipato, tra gli altri, da Cdp e nel settore moda è entrato nel 2018 nel capitale di Missoni.

(Claudia Cristoferi, in redazione a Milano Cristina Carlevaro)