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Morgan Stanley: occhi puntati sulle utilities. I buy e i sell

È tempo di aggiornamenti per molte delle maggiori utility companies europee dopo la recente, e a fare il punto della situazione ci pensano gli esperti di Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) . Vediamo allora chi esce meglio dalle nuove valutazioni.

Chi vince...

Buy convinto per CENTRICA PLC (Londra: CNA.L - notizie) (LON: CNA), che attraverso i suoi tre principali segmenti - International Downstream, International Upstream e Centrica Storage – offre un buon esempio di utility company integrata. Centrica vede il proprio target price salire a 250 pence (+6%) e la previsione è di un rialzo del valore del 30% nell’ipotesi migliore. Andando ai multipli, la società registra un rapporto valore della società/ebitda per il 2016 di 7,9 e scambia 15,3. Attraente il rendimento della cedola (5,2% nell’esercizio 2016 e 5,4% nel 2017).

Significativo incremento del prezzo obiettivo anche per due utility companies quotate sui listini francesi, Engie (Londra: 0LD0.L - notizie) e Veolia, quotata sul CAC 40. Gli esperti di JPMorgan Stanley portano il target di ENGIE SA (riferimento EPA: ENGI), a 18 euro, pari a un +26% dal valore attuale. Nello scenario ottimista il potenziale di aumento è invece del 54%. Allettante il rendimento della cedola dell'esercizio in corso che è del 7%, in calo al 5% nel 2017.

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Meglio ancora fa VEOLIA Environnement SA (EPA: VIE), che nella scorsa ottava ha mostrato una vitalità superiore a quella dell’indice di riferimento. +29% per il target price fissato a 25 euro, sulla base del quale la società guidata da Antoine Frerot può sperare, nello scenario più bullish, in un +30% di aumento del suo valore. Per la società francese leader globale dei servizi ambientali con oltre 317,000 dipendenti, la stima del rendimento del dividendo è di 4,2% nel 2016 e 4,6% l’anno prossimo, e il titolo tratta 19 volte l’utile 2016 e 16,4 quello del 2017.€

Spostandosi verso la penisola iberica, consigli d’acquisto anche per la portoghese EDP Renovaveis SA (codice ELI: EDPR) e per la spagnola ENAGAS SA (Other OTC: ENGGF - notizie) (BME: ENG). Per quest’ultima il prezzo obiettivo sale del 14% a 30 euro con una stima di rally fino al 33% nello scenario bullish. La cedola di Enagas, utility specializzata nelle infrastrutture legate al gas naturale, offre un dividend yield del 5,3% per il 2016 e poco meno nel 2017 (5,5%). Buone previsioni anche per EDPR, che nonostante lo scarso rendimento della cedola (meno dell’1%) vede la stima sul target price salire dal prezzo attuale del 18% a 8,3 euro per azione, con un potenziale del 50% di aumento del valore.

... e chi perde

Indicazione sell per l’altra utility company dei cugini francesi, EDF (Hannover: E2F.HA - notizie) . Per la società a controllo pubblico che rappresentata il più grande produttore e distributore di energia in Francia, gli esperti di JP Morgan mantengono una view negativa con prezzo obiettivo a 13 euro per azione e valutazione UNDERWEIGHT.

E male soprattutto l’italiana Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) . Per l’utility guidata da Matteo del Fante e quotata sul Ftse Mib il target price rimane ancorato ai valori attuali a 4,4 euro. Quanto ai multipli, Terna scambia 14,8 volte l'utile 2017, e il suo ratio ev/ebitda è di 11,3. L’ultima indicazione sul titolo era stata quella fornita appena una decina di giorni fa da Banca Imi che, pur alzando il target price di un frazionale 0,1% (da 4,4 a 4,5 euro per azione), manteneva l’indicazione hold.

Suggerimenti di vendita anche per l’austriaca Verbund (EUREX: 430175.EX - notizie) (target price a 12 euro), penalizzata tra l’altro da uno scarso rendimento della cedola, fissato all’ 1,8% per l’anno prossimo (37 volte l'utile 2017), e per PGE, compagnia pubblica e maggior produttore polacco di energia elettrica: 14 zloty il target price e dividend yield pari al 6% per il 2017.

Per finire, pagella negativa anche per UNITED UTILITIES (Londra: UU.L - notizie) (LON: UU). La società inglese a più alta capitalizzazione nel campo della gestione di risorse idriche, con 6,5 miliardi, quotata sul FTSE 100, riceve dagli analisti di Morgan Stanley un target price di 870 pence.

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