Morti in corsia a Saronno, ergastolo all'ex aiuto primario
Condannato all'ergastolo, con tre anni di isolamento diurno. Questa la pana stabilita dalla Corte d'Assise del Tribunale di Busto Arsizio nei confronti dell'ex viceprimario dell'Ospedale di Saronno, Leonardo Cazzaniga.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE
VIDEO - India: donna creduta morta si sveglia prima del funerale
L'uomo è imputato per 15 omicidi: le 12 cosiddette "morti in corsia" avvenute tra i pazienti del presidio ospedaliero in provincia di Varese e i tre familiari (marito, madre e suocero) della sua ex amante, la cosiddetta "infermiera killer" Laura Taroni, già condannata a 30 anni di carcere. Dopo sette ore di Camera di Consiglio, la Corte ha così accolto la richiesta di condanna avanzata dal pm Maria Cristina Ria e dal procuratore Gianluigi Fontana.
Cazzaniga è stato inoltre condannato alle pene accessorie dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici e dell'interdizione per 5 anni dalla professione medica.
"Leonardo Cazzaniga è provato come lo siamo noi, l'ergastolo con isolamento è difficile da digerire. Le sentenze vanno rispettate ma certamente non ci troveremo d'accordo quando leggeremo le motivazioni e ricorreremo in Appello". Lo ha dichiarato l'avvocato Ennio Buffoli, difensore di Cazzaniga, pochi minuti dopo la condanna.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE
VIDEO - Cina, in costruzione l'ospedale antivirus