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Mps: è il giorno di Vigni

Prosegue l'esame della documentazione relativa alla vicenda Banca Mps da parte dei pm senesi. Dopo il rinvio, chiesto e ottenuto lunedì dall'ex presidente Giuseppe Mussari, ieri non ci sono stati altri interrogatori, in attesa di quello di oggi: sarà sentito l'ex d.g., Antonio Vigni.

Vigni è indagato per una serie di operazioni sospette come l'acquisizione della Banca Antonveneta per 9,2 mld, contro i 6 pagati pochi mesi prima dalla banca spagnola, e l'acquisto dei derivati, come i titoli Santorini e Alexandria.
In particolare, Vigni dovrà chiarire quali rapporti ha avuto nell'ambito della stessa vicenda con i vertici della Banca Santander. Nel pomeriggio invece gli occhi saranno puntati sul cda di Rocca Salimbeni che si riunirà per fare il punto sulle operazioni strutturate realizzate nella passata gestione della banca senese. La riunione del board potrebbe quindi fare chiarezza su quale sia il reale ammontare del buco, che tali operazioni hanno creato nel bilancio di Banca Mps. Alla procura di Siena i pm stanno esaminando i documenti ottenuti dal Nucleo valutario della Gdf. Sotto la lente ci sono sia l'acquisizione di Antonveneta sia le ormai note operazioni strutturate. I pm stanno poi lavorando sulle dichiarazioni, raccolte nel marzo scorso, di Alessandro Daffina, secondo cui sarebbe stata la volontà del capo esecutivo di Santander (Madrid: SAN.MC - notizie) , Emilio Botin, a imporre l'assenza di una due diligence, da parte di Mps nell'acquisto di Antonveneta dalla banca spagnola. Per Daffina, Santander avrebbe minacciato Mps di vendere altrimenti Antonveneta e Paribas. Intanto si è aperto un nuovo filone, dopo l'articolo pubblicato lunedì dal Corriere della Sera su riunioni che si sarebbero svolte presso lo Ior su Antonveneta-Mps. Ieri, è arrivata la secca smentita dal direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, in merito a questi supposti incontri e sul possesso di fondi di dirigenti Mps presso lo Ior. Tuttavia, ieri, l'autore dell'articolo, Paolo Mondani, ha confermato quanto scritto davanti ai magistrati, che lo hanno convocato.

Ieri il titolo ha registrato un rimbalzo a 0,2279 euro, +3,22%

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