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Mps prevede perdite fino a 2022 con Covid, rivedrà piano in sem2

Logo di banca Monte dei Paschi di Siena in una filiale a Roma

MILANO (Reuters) - Mps stima un andamento in perdita fino al 2022 a causa dell'impatto dello scenario macroeconomico legato al Covid-19 sui conti dell'istituto senese, che prevede di aggiornare il proprio piano industriale nel secondo semestre.

E' quanto si legge nella relazione sui risultati semestrali in cui la banca spiega di avere aggiornato le stime interne al 2024 che "si collocano ad un livello inferiore rispetto a quanto previsto nel piano di ristrutturazione 2017-2021 approvato dalle competenti autorità a luglio 2017".

Mps precisa tuttavia che nonostante le previsioni di perdite per il triennio 2020-2022 le stime vedono comunque ratio patrimoniali al di sopra dei requisiti regolamentari.

Le stime inoltre non incorporano gli effetti della scissione degli Npl - la cosiddetta operazione 'Hydra M' - in quanto l'operazione non è ancora stata autorizzata dalla Bce, specifica Mps.

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La scorsa settimana Monte dei Paschi ha annunciato una perdita netta di 845,2 milioni nel secondo trimestre risentendo, oltre che degli effetti della pandemia, di accantonamenti per rischi legali.

In particolare la banca aveva comunicato di aver ricevuto a fine luglio dalla Fondazione Mps ulteriori richieste stragiudiziali per 3,8 miliardi.

Di queste, si legge nella relazione semestrale, 3,6 miliardi sono classificate a rischio di soccombenza 'probabile' e 0,2 miliardi a rischio di soccombenza 'possibile'.

Relativamente al petitum complessivo delle richieste stragiudiziali cresciuto, con le richieste della Fondazione, a 4,8 miliardi, Mps classifica 4,3 miliardi a rischio di soccombenza 'probabile' e il resto come 'possibile'.

L'istituto ribadisce la propria posizione "critica" rispetto all'iniziativa della Fondazione elencando l'esistenza "sul piano 'sostanziale' di una pluralità di argomenti che possono essere contrapposti" alle richieste dell'ente.

Quanto alla revisione del piano industriale prevista nella seconda parte dell'anno, Mps spiega che sarà effettuata "anche al fine di rivalutare le opzioni strategiche e le leve industriali a disposizione del management".

La banca ricorda che il Tesoro, azionista di controllo con il 68% del capitale, in ottemperanza con il piano di ristrutturazione approvato dalla Commissione Ue si è impegnato a dismettere la partecipazione entro il 2021.

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(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Sabina Suzzi)