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Mps, titolo in gran spolvero, aiuta attesa su piano governo sofferenze

Il logo del Monte dei Paschi nella sede di Siena. REUTERS/Giampiero Sposito

MILANO (Reuters) - Mps in gran recupero a Piazza Affari in mercato che, finite le turbolenze legate all'aumento di capitale, trova nuovi spunti per tornare sul titolo dalle ipotesi di un piano del governo per favorire uno smaltimento più rapido delle stock di sofferenze del settore bancario.

Il nutrito ordine del giorno del preconsiglio dei ministri, riunito oggi alle 12,00 in vista del Cdm di questa sera, prevede tra gli altri un decreto in materia di giustizia amministrativa, che potrebbe riguardare il tema delle escussioni delle garanzie.

Non è escluso tuttavia che le attese misure fiscali sulle svalutazioni dei crediti, insieme alla riforma del credito cooperativo, possano entrare direttamente all'esame del consiglio di stasera e il cui ordine del giorno definitivo non è stato ufficializzato.

Intorno alle 12,20 Mps sale del 3,6% a 1,874 euro in un mercato in leggero rialzo che vede il FTSE Mib a +0,65% e l'indice dei bancari italiani FTSE All-Share Banks a +1% circa.

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Dall'avvio dell'aumento di capitale, lo scorso 25 maggio, ad oggi (la negoziazione dei diritti si è conclusa lo scorso 8 giugno) il titolo Mps ha perso oltre il 13%.

Intensi gli scambi sul titolo oggi, con 43 milioni di pezzi circa sopra la media mensile di 32,5 milioni.

"Le attese che la riforma sui crediti deteriorati possa approdare oggi in consiglio dei ministri sta aiutando Mps in un contesto in cui il trend sul titolo si sta normalizzando dopo la fine del periodo di offerta dell'aumento di capitale", dice un trader.

"Mps e Banco Popolare sono le banche che beneficerebbero maggiormente di interventi sul credito deteriorato", aggiunge l'operatore.

Sulla borsa milanese il titolo Banco Popolare è tra i migliori del settore con +1,65%.

Tra le misure che potrebbero essere discusse oggi, oltre alla riduzione dei tempi di escussione delle garanzie, è quella di un accorciamento a un anno da cinque dei tempi di ammortamento fiscale delle svalutazioni sui crediti.

Oggi un quotidiano ipotizza che siano stati trovati 3 miliardi per coprire i costi del provvedimento, che comunque andrebbe a regime dal 2016.

"Sul tema della gestione delle sofferenze bancarie e delle problematiche legali e contabili ad esse collegate si discute ormai da mesi. Le linee guida del piano del governo, appoggiato dall'FMI, vanno nella direzione auspicata da operatori bancari e investitori", commenta Icbpi.