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Mps, Ue: non c'è motivo attualmente di intervenire su nuovo piano

BRUXELLES (Reuters) - La Commissione Ue non ritiene che ci siano ragioni al momento per intervenire dopo che la Banca Mps ha aggiornato il suo piano industriale, fissando nuovi obiettivi al 2018 in accordo con il rafforzamento patrimoniale concordato con la Bce.

Lo ha detto a Reuters Ricardo Cardoso, portavoce della commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager, rispondendo a una domanda sui nuovi obiettivi adottati dalla banca senese l'8 maggio e se la Commissione li ritiene in linea con il piano di ristrutturazione precedentemente concordato con Bruxelles.

"La Commissione è al corrente che Mps ha adottato nuovi target finanziari. La conformità alla nostra decisione sull'aiuto di Stato è monitorata continuativamente con l'ausilio di un trustee indipendente. Attualmente, la Commissione non ha ragioni di intervenire dato che gli impegni sono rispettati", ha risposto Cardoso.

In sostanza Bruxelles sta dicendo che non vede in tali nuovi obiettivi finanziari, sui quali non si esprime ma che conosce, interferenze con gli impegni presi nel piano di ristrutturazione e quindi non ha motivo di intervenire.

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Era stata la stessa banca, nelle avvertenze contenute nel prospetto informativo all'aumento di capitale da 3 miliardi lanciato il 25 maggio, a segnalare il rischio legato alla valutazione di Bruxelles sul nuovo piano.

La banca ha rinviato di un anno, al 2018, i target contenuti nel piano industriale. In particolare l'utile netto di 880 milioni di euro circa è ora previsto al 2018 e non al 2017 come nella precedente formulazione.

"Sebbene la banca auspichi che la Commissione europea adotti un approccio cooperativo nell'analisi dei nuovi obiettivi e della proposta di modifica della banca in relazione a determinati impegni, non vi sono garanzie che la Commissione europea approvi i nuovi obiettivi ovvero qualsiasi altra modifica al piano di ristrutturazione e/o agli impegni relativi al piano di ristrutturazione", è scritto nel prospetto.