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Multato perché puliva la strada. La burocrazia punisce chi sistema gli spazi pubblici

(Getty)
(Getty)

Va bene fare la multa a chi sporca, ma staccare una contravvenzione anche a chi pulisce, fa un po’ ridere. E non è che si sia fatto chissà quali risate il signor Gianfranco, che dopo aver tolto le erbacce dal marciapiede di fronte a casa sua, si è visto comminare una sanzione da zelanti agenti della polizia locale di Passogatto di Lugo, in provincia di Ravenna.

Multa a chi pulisce

La burocrazia è il male, uno dei tanti, dell’Italia. Gianfranco, pensionato di 65 anni, come sempre stava togliendo le erbacce di fronte al suo portone di casa. Tecnicamente sulla pubblica via. E tanto è bastato per vedersi multato come il peggiore trasgressore con una sanzione da 17 euro. “E’ una questione di principio, non mi preoccupa l’irrisoria cifra della sanzione”, si lamenta il multato sulle pagine de Il Resto del Carlino.

La legge ridicola

L’articolo 15 comma 1 lettera F del Codice della strada è chiaro: chiunque depositi rifiuti o materiale di qualsiasi genere sulle strade deve pagare. Anche se l’intento è quello di aiutare gli spazzini: se si occupa il suolo pubblico, come ha fatto Gianfranco nei pochi minuti prima che togliesse i rifiuti dalla pubblica via, scatta la multa.

Gli altri casi

Il mese scorso la signora Cinzia, a Modena, si è vista recapitare un verbale di 150 euro perché mentre tirava a lucido il cortile, ha fatto uscire un po’ di acqua dal cancello. L’acqua è finita sullo slargo pubblico ed è provocato l’illecito. Marcello, 56 anni, di Agrigento, ha dato una ripulita ad un giardinetto del quartiere e puntualmente è arrivata la diffida del Comune. E’ andata pure peggio ad un agricoltore dell’Isola del Giglio, in Toscana, che l’estate scora si è visto recapitare a casa un verbale da 8mila euro per aver sistemato delle sterpaglie in una vigna.