Napoli, prof morta tre giorni dopo vaccino: assolta AstraZeneca
La professoressa di Napoli deceduta tre giorni dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid è morta a causa di un infarto intestinale. Annamaria Mantile, 62 anni, e nessuna patologia pregressa, non è deceduta per le conseguenze della vaccinazione, come paventato in un primo momento.
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— Cronache della Campania (@cronachecampane) March 4, 2021
A dissipare l’ipotesi di una reazione letale al vaccino è stata l’autopsia, eseguita da un collegio di periti nominati dalla Procura di Napoli. Sull’episodio era stato infatti aperto un fascicolo di indagine dopo la denuncia sporta dalla famiglia della donna.
L'insegnante era stata vaccinata il 27 febbraio ed è morta il 2 marzo. Circa due ore dopo la somministrazione aveva cominciato a stare male, accusando dolori addominali, nausea e problemi respiratori. Allo stato di malessere prolungato è seguito un infarto intestinale che non le ha lasciato scampo. Quando la situazione è precipitata, i familiari hanno chiamato il 118, ma all'arrivo in ospedale non c'era già più nulla da fare.
Secondo i consulenti tecnici non ci sono dubbi, il vaccino AstraZeneca non c’entra niente con la morte dell’insegnante.
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