Napoli, ucciso un 30enne: "Un'esecuzione studiata"
Agguato in zona Miano a Napoli: nella serata del 28 novembre un uomo è stato ucciso a colpi di pistola. Stando a quanto si apprende dalle prime informazioni, Alessandro Napolitano, 31 anni, è stato raggiunto dai proiettili mentre si trovava a bordo della sua automobile, una Opel di colore grigio, all'esterno del garage dell’abitazione della madre, in via Cupa Capodichino.
Sarebbero almeno nove i proiettili esplosi: cinque quelli che non sono andati a bersaglio, due dei quali hanno colpito il giovane alla testa, mentre gli altri si sarebbero conficcati nella carrozzeria della vettura. Sulla vicenda indaga la Polizia di Stato, che sta cercando di ricostruire la dinamica esatta di quanto accaduto e di trovare un movente all'omicidio: si indaga anche nella vita privata di Napolitano, che aveva precedenti per droga. Il 31enne era molto conosciuto nel quartiere, dal momento che, insieme al fratello, gestiva un bar.
Secondo quanto affermano i militari giunti sul posto dell’omicidio, si tratterebbe di un’esecuzione studiata evidentemente per non lasciare scampo alla vittima. Le indagini sono aperte a tutte le ipotesi, anche perché sulla base delle prime informazioni disponibili, Napolitano non era affiliato ad alcun clan.
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