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Naspi: cos’è, chi può chiederla, come si calcola

L’indennità di disoccupazione dell’Inps cambia nome e da Aspi si trasforma in Naspi, acronimo di Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego. Che cosa succederà ai lavoratori che si troveranno involontariamente senza occupazione nel 2015? Cerchiamo di capire che cos’è questo nuovo strumento che dovrebbe diventare operativo a partire dal mese di maggio.

Naspi: i requisiti per ottenerlo

Ad avere diritto alla Naspi sono i dipendenti del settore privato assunti a tempo indeterminato e gli operai agricoli che abbiano perso l’occupazione involontariamente o che si siano dimessi per giusta causa o abbiano risolto il rapporto di lavoro in modo consensuale. Per avere accesso al Naspi occorrerà rispettare tre requisiti: 1) essere in stato di disoccupazione; 2) avere almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni che precedono lo stato di disoccupazione; 3) avere almeno 18 giornate di lavoro effettivo o equivalenti nei 12 mesi che hanno preceduto la disoccupazione.

Naspi: come si calcolano gli importi

Il calcolo dell’ammontare dell’indennità di disoccupazione viene stabilito in base alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni di lavoro, compresi elementi continuativi e non e mensilità aggiuntive. Questa somma viene divisa per le settimane di contribuzione e poi moltiplicata per il coefficiente 4,33. Qualora il risultato non superi i 1195 euro mensili per il 2015, l’indennità coinciderà con il 75% dello stipendio. Oltrepassata quella cifra, la parte restante del sussidio verrà calcolata al 25%. La Naspi verrà erogata con cadenza mensile per un periodo corrispondente alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni, quindi per un massimo di due anni.

Naspi: come richiederlo

La domanda per accedere alla Naspi deve essere inoltrata telematicamente al sito dell’Inps entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro e il sussidio spetta al disoccupato dal giorno successivo alla domanda. La Naspi entrerà in vigore dal 1° maggio 2015.

Gli altri sussidi

Nel nuovo sistema di sussidi sono previsti altri due strumenti: 1) Asdi: l’Assegno di disoccupazione verrà introdotto a maggio in via sperimentale e, in alcuni casi (minori a carico o età vicina alla pensione), sarà cumulabile con la Naspi. Per ottenerlo occorrerà aderire a un progetto personalizzato per la ricerca del lavoro studiato dai servizi per l’occupazione; 2) Dis-coll: si tratta di una misura sperimentale pensata per i collaboratori coordinati e continuativi e a progetto, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata, non pensionati e privi di partita Iva. Avrà diritto al Dis-coll (pari al 75% del percepito fino a 1200 euro al mese) chi potrà far valere almeno tre mesi di contributi a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente.